Un conflitto che non conosce tregua
Dall’inizio dell’ultima ondata di violenza, la Cisgiordania è tornata a essere uno degli epicentri della tensione. Le operazioni militari israeliane nella regione sono aumentate sensibilmente, giustificate dal governo come «azioni antiterrorismo», mentre le autorità palestinesi parlano apertamente di «occupazione» e «repressione». La realtà, come spesso accade in questi contesti, si muove su un terreno ambiguo, fatto di percezioni contrapposte e narrazioni parallele.
Geopolitica e interessi incrociati
Il contesto internazionale aggiunge un ulteriore livello di complessità. Le alleanze storiche, le rivalità regionali e gli interessi strategici delle potenze globali alimentano un conflitto che non è solo locale. Iran, Arabia Saudita, Stati Uniti, Russia e Unione Europea osservano e intervengono – direttamente o per vie traverse – influenzando l’equilibrio precario dell’area.