Vai al contenuto

Liliana Resinovich, l’avvocato del marito: “Spero venga indagato”

Pubblicato: 07/04/2025 13:35

Il mistero della scomparsa di Liliana Resinovich continua ad affascinare e a sollevare interrogativi. La donna triestina, scomparsa nel dicembre 2021 e ritrovata morta poche settimane dopo, è al centro di nuove dichiarazioni che potrebbero cambiare il corso delle indagini. Paolo Bevilacqua, legale del marito Sebastiano Visintin, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera che ha lasciato molti sorpresi: “Io auspico che venga indagato”. Un’affermazione che sembra provocatoria ma cela una strategia ben ponderata.

Bevilacqua ha spiegato che, sebbene Visintin non sia mai stato formalmente indagato, l’opinione pubblica lo percepisce diversamente. “Dal punto di vista mediatico è indagato da quando è scoppiato il caso e sono più di tre anni”, ha osservato. Il legale punta a chiarire ufficialmente la posizione del suo cliente, anche attraverso eventuali atti giudiziari: “Se vogliono interrogarlo o fare qualche accertamento tecnico non ripetibile, o, che ne so, una perquisizione o un sequestro, lo devono iscrivere, e questo al momento non è successo”.

L’Insofferenza Mediatica del Legale

L’avvocato ha espresso preoccupazione per la continua esposizione del suo assistito nei media, sottolineando i rischi delle numerose interviste. “Anche se sei innocente – ha detto – nel momento in cui vieni sottoposto a mille domande ti può scappare lo svarione, la contraddizione, anche solo per stanchezza, e quelle parole poi possono essere usate contro di te. E infatti è successo”. Bevilacqua ha quindi imposto un limite a questa visibilità: “Gliel’ho imposto: o così o ti mollo”.

Processi e Mediaticità: Una Linea di Confine

Visintin si trova ora coinvolto in un altro procedimento giudiziario, rinviato a giudizio per diffamazione a causa di dichiarazioni fatte in televisione. Questa situazione ha spinto l’avvocato a criticare la “folle mediaticità”, affermando che i processi dovrebbero svolgersi nelle sedi appropriate: “Non tollero la spettacolarizzazione”.

L’Ipotesi del suicidio riaperta

Bevilacqua ha anche riaperto la possibilità del suicidio, un’ipotesi che molti avevano scartato. “Io penso che potrebbe non esserci un assassino. Per me ci sta il suicidio, per quanto anomalo sia stato”, ha detto, suggerendo un cambio di prospettiva che potrebbe alterare la narrativa del caso. Anche Visintin, in una recente apparizione a Quarto Grado, ha ammesso: “Ho sempre cercato di dare un mio contributo ma evidentemente ho commesso qualche errore, ho parlato un po’ troppo”.

La vicenda di Liliana Resinovich rimane avvolta da dubbi e contraddizioni. Le dichiarazioni di suo marito e del suo avvocato potrebbero aprire nuove piste investigative. Un mistero che, a distanza di oltre tre anni, attende ancora una verità definitiva.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure