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Il Salone 2025, il libro come infrastruttura civile

Pubblicato: 08/04/2025 22:13

Il Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio 2025, si prepara a superare sé stesso. Dopo il record di 222.000 visitatori registrati lo scorso anno, la manifestazione culturale più importante d’Italia nel campo dell’editoria torna con un programma imponente e con una serie di novità strutturali e strategiche che confermano l’ambizione crescente dell’evento. Non solo una fiera, ma un laboratorio vivo di idee, linguaggi e visioni che mette in dialogo lettori, scrittori, editori e professionisti del libro con il grande pubblico.

Con oltre 2.000 appuntamenti previsti in calendario, la 37ª edizione si presenta come una vera e propria città del libro, articolata tra il Lingotto Fiere, l’Oval e il Centro Congressi, ma anche attraverso un nuovo spazio espositivo, il padiglione 4, struttura temporanea allestita all’esterno per ospitare parte delle attività del Bookstock, la sezione dedicata ai giovani lettori e alla scuola.

Una nuova geografia degli spazi

La grande novità del 2025 è infatti l’apertura di questo padiglione supplementare, pensato per garantire maggiore fluidità nei percorsi e migliorare l’esperienza del pubblico. La scelta non è soltanto logistica, ma anche simbolica: l’estensione fisica della fiera rappresenta un’espansione ideale dei confini della cultura, un invito a uscire dalle mappe consuete e avventurarsi in territori ancora da esplorare.

Il Bookstock avrà così finalmente una sua casa indipendente e riconoscibile, più accessibile, più spaziosa, con un allestimento interamente dedicato alla comunità scolastica, agli adolescenti e alle famiglie. Il cuore pulsante della formazione e dell’educazione alla lettura viene così valorizzato, confermando il ruolo cruciale del Salone nella costruzione di un pubblico consapevole e attivo fin dalle prime età.

Paesi Bassi paese ospite, Campania regione ospite

Come da tradizione, il Salone affida un posto d’onore a un paese ospite. Per l’edizione 2025 saranno protagonisti i Paesi Bassi, con un programma culturale curato dalla Fondazione neerlandese per la letteratura insieme all’Ambasciata e al Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia, sotto il titolo La scoperta dell’Olanda. Sarà l’occasione per conoscere da vicino una cultura editoriale che ha fatto della sperimentazione e dell’apertura internazionale i propri tratti distintivi.

La Regione Campania sarà invece regione ospite, con una serie di eventi dedicati alla sua produzione editoriale, ai festival, agli autori e alla rete delle biblioteche. Un’occasione per valorizzare le eccellenze culturali di un territorio ricchissimo.

Strategia culturale e nuove sezioni tematiche

L’edizione 2025 manterrà le sette sezioni curate che hanno caratterizzato la precedente edizione: Arena, Cose, Fabula, Globale, Passaggi, Playlist e Queer. Si tratta di un impianto culturale articolato e condiviso, a cui partecipano intellettuali, scrittori, attivisti, scienziati, studiosi ed editor.

Il Salone del Libro si conferma così non solo come grande evento fieristico, ma come piattaforma di riflessione e progettazione culturale, uno spazio di confronto tra generazioni, culture e visioni del mondo, in cui il libro resta il punto di partenza per leggere il presente.

Un evento che fa sistema con la città e con l’Europa

Il Salone del Libro è da tempo molto più di una fiera. È un evento che trasforma Torino, coinvolgendo librerie, biblioteche, musei, scuole e spazi pubblici. Durante i giorni del Salone, la città si anima di incontri, performance, letture e spettacoli, disegnando un vero e proprio atlante della cultura contemporanea.

Nel contesto europeo – segnato da tensioni, nuove sfide identitarie e crisi della parola pubblica – il Salone si propone come piattaforma democratica, spazio aperto al confronto e alla riflessione. Con la scelta dei Paesi Bassi e della Campania come ospiti, l’edizione 2025 rafforza il profilo internazionale e nazionale della manifestazione, posizionandosi come uno dei principali eventi culturali del continente.

Il libro come infrastruttura civile

In un’epoca in cui l’attenzione si frantuma e i linguaggi si impoveriscono, il Salone rilancia la centralità del libro come infrastruttura civile, come luogo in cui si costruisce il senso, si formano coscienze, si sviluppano idee.

Torino, ancora una volta, diventa capitale culturale del Paese. Ma non si tratta solo di una celebrazione. Il Salone 2025 è una sfida politica e culturale che parla all’Italia e all’Europa, con la voce ferma e pluralista della letteratura, del pensiero, della ricerca. E con la convinzione che la cultura non è un orpello, ma un diritto e una necessità.

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Ultimo Aggiornamento: 08/04/2025 22:44

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