
Un gesto di pronto eroismo e una catena di interventi tempestivi hanno evitato l’ennesima tragedia sul ponte della Pistolesa, noto anche come “ponte della morte” per la sua drammatica fama. Un uomo ha tentato di gettarsi nel vuoto, ma è stato salvato da un passante, che lo ha afferrato per le mani e lo ha tenuto sospeso nel vuoto per venti lunghissimi minuti.
Con determinazione e sangue freddo, il soccorritore è riuscito a impedirgli di cadere, aggrappandosi persino alla cintura dei pantaloni, mentre chiedeva aiuto. Poco dopo sono intervenuti i carabinieri di Valle Mosso e Valdilana, che hanno contribuito a bloccare l’uomo già oltre la rete di protezione, mantenendolo in sicurezza fino all’arrivo dei vigili del fuoco.
L’operazione si è conclusa con successo: l’uomo è stato recuperato in vita e affidato alle cure dei sanitari del 118. Un gesto disperato trasformato in un atto di solidarietà concreta, grazie al coraggio di un passante e al lavoro coordinato delle forze dell’ordine e dei soccorritori.
Un episodio che riaccende i riflettori sulla necessità di prevenzione del disagio psichico e sull’importanza di rendere più sicuri quei luoghi tristemente noti per i tentativi di suicidio.