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Caso Garlasco, prelevato DNA anche al fratello di Chiara Poggi e a due amici

Pubblicato: 09/04/2025 21:27

Nuovi sviluppi nell’ambito della riapertura delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco. I carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, su delega della Procura di Pavia, hanno prelevato materiale biologico non solo da Andrea Sempio, l’unico indagato nella nuova inchiesta, ma anche da Marco Poggi, fratello della vittima, e da due amici di famiglia, indicati come M.C. e R.F.. Nessuno dei tre, precisano gli inquirenti, risulta formalmente indagato.

L’informazione emerge da un’informativa dei carabinieri citata nella memoria depositata al gip di Pavia dalla pm Valentina De Stefano e dall’aggiunto Stefano Civardi, in cui si chiede la ricusazione del genetista Emiliano Giardina come perito del tribunale nella maxi perizia sul DNA. La richiesta è legata alla presunta incompatibilità del professor Giardina, che aveva rilasciato un’intervista tecnica sul caso alla trasmissione Le Iene.

Secondo quanto riportato nella documentazione, i campioni sono stati acquisiti perché i soggetti in questione erano considerati “abituali frequentatori della casa Poggi” e dunque potenzialmente rilevanti per escludere o confermare compatibilità genetiche con le tracce trovate sulla scena del crimine.

L’inchiesta su Andrea Sempio è formalmente aperta dal 20 settembre 2023, e si concentra sulla traccia di DNA maschile trovata sotto le unghie di Chiara Poggi. Proprio per eseguire una comparazione estesa, i carabinieri hanno raccolto materiale anche da persone vicine alla famiglia della vittima, in un’operazione che conferma la volontà della Procura di non trascurare alcuna pista.

Resta ora da capire quale sarà la decisione della gip Daniela Garlaschelli sulla ricusazione del perito e sulla definizione del quesito dell’incidente probatorio, in una fase delicata che potrebbe riaprire ufficialmente il caso Garlasco con un nuovo profilo investigativo.

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