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Meloni corre da Trump per uno sconto, il presidente Usa chiederà un segnale su Pechino

Pubblicato: 09/04/2025 07:34

Giorgia Meloni arriverà a Washington il 16 aprile, con un’agenda diplomatica ricca di sfide. Il giorno successivo, la premier italiana sarà ricevuta alla Casa Bianca con un obiettivo ambizioso: ottenere una riduzione dei dazi da parte di Donald Trump, cercando di evitare di irritare al contempo gli alleati europei. Secondo quanto riportato da La Repubblica, la Meloni ha già discusso della questione con Ursula von der Leyen ed Emmanuel Macron, ed ora il governo italiano si trova a dover affrontare un dilemma fondamentale: agire per conto proprio o rappresentare l’intera Europa? Palazzo Chigi sembra orientato a presentarsi come portavoce dell’Europa, almeno questo è il messaggio che trapela.

Dazi al 10%
Un obiettivo dichiarato della premier sarebbe quello di abbattere le barriere doganali statunitensi al 10%, una cifra intermedia tra l’attuale livello del 20% e l’auspicio di dazi zero. Tuttavia, la domanda che si pone è: quale contropartita può offrire la Meloni a Trump? Una delle soluzioni proposte sarebbe quella di aumentare gli acquisti di gas americano, una mossa che ricalca gli accordi siglati durante il governo di Joe Biden e sotto la gestione di Mario Draghi. Nonostante le critiche della destra sovranista a quelle decisioni, l’attuale situazione potrebbe spingere l’Italia a rivedere la sua posizione. In cambio, Trump potrebbe essere disposto a concedere uno sconto sui dazi all’Europa, ma solo se Bruxelles accetterà di unirsi a Washington nella lotta contro la Cina.

La posizione della Germania
Tuttavia, questo piano potrebbe scontrarsi con la posizione di alcuni membri dell’Unione Europea, in particolare la Germania. Berlino, infatti, è il partner europeo con il più grande surplus commerciale nei confronti degli Stati Uniti e, al contempo, ha legami più stretti con Pechino. La Germania non sembra disposta a seguire Trump in questa guerra economica, e la Spagna è in una posizione simile. Proprio ieri, Ursula von der Leyen ha comunicato di aver avuto un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping, spiegando che nessun paese europeo desidera una guerra commerciale con gli Stati Uniti. Questo non significa che l’Europa non stia cercando di difendere i propri interessi: come ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida, dopo un incontro con gli imprenditori a Palazzo Chigi, “noi trattiamo insieme come Unione, ma chiunque possa contribuire a evitare conflitti, dovrebbe farlo”.

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