
Un operaio di 40 anni di origini indiane ha perso la vita ieri pomeriggio mentre lavorava in un’azienda agricola situata a Borgo La Martella, alla periferia di Matera. Secondo le informazioni disponibili, l’uomo è rimasto schiacciato all’interno di una macchina rotoimballatrice. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 Basilicata, ma purtroppo non c’era più nulla da fare, e hanno potuto solo constatarne il decesso. I Carabinieri stanno indagando sull’incidente.
Quello di ieri è il quinto incidente mortale sul lavoro in Basilicata dall’inizio del 2025, una cifra che, pur riferendosi a una regione relativamente piccola, assume un significativo peso dal punto di vista sociale e umano, evidenziando quanto ancora sia necessario fare per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. A sottolinearlo è stato anche Bruno Di Cuia, dirigente della UIL Basilicata, che ha dichiarato: “Questo ennesimo lutto richiede un’accelerazione nella nostra battaglia per il diritto alla vita nei luoghi di lavoro. La campagna nazionale Zero Morti sul Lavoro deve tornare ad essere una priorità per tutte le istituzioni, dalle locali al Governo. Non possiamo più limitarci al cordoglio, è ora di agire.”
Secondo Di Cuia, i lavoratori agricoli extracomunitari, spesso in condizioni di fragilità contrattuale e invisibilità sociale, sono tra le categorie più vulnerabili a infortuni gravi o fatali. “La presenza di manodopera straniera, principalmente proveniente da Paesi extra-UE, è una realtà consolidata nel settore agricolo lucano e a livello nazionale. Tuttavia, non possiamo accettare che questa condizione corrisponda a una riduzione delle tutele. I lavoratori stranieri non sono manodopera di serie B. Hanno diritto alla stessa sicurezza, dignità e rispetto di chiunque altro.”