
Una giornata ricca di eventi ha visto Re Carlo III e la Regina Camilla protagonisti di una visita ufficiale al Parlamento italiano. Dopo l’arrivo a Roma, la coppia reale ha partecipato a una serie di incontri istituzionali, accolti con tutti gli onori dal governo e dalle istituzioni. Durante la mattinata, una curiosa sorpresa culinaria ha coinvolto la Regina Camilla, che, all’uscita dalla scuola Alessandro Manzoni, ha ricevuto una pizza al taglio rotonda, un classico omaggio della cucina romana. Con un sorriso, ha esclamato: “Che bella, me la mangerei“, tra fotografie e strette di mano con genitori e bambini.
Nel pomeriggio, il sovrano ha concluso il suo discorso alle Camere riunite, sottolineando l’importanza dell’alleanza tra Gran Bretagna e Italia: “Gran Bretagna e Italia sono unite nella difesa dei valori democratici. I nostri paesi sono stati tutti e due al fianco dell’Ucraina nel momento del bisogno, le nostre forze armate sono fianco a fianco nella Nato”.

Successivamente, Re Carlo ha parlato del prezzo della guerra e della necessità di celebrare la pace: “Tra poche settimane celebreremo l’80mo anniversario della fine della seconda guerra mondiale in Ue, ricorderemo il terribile prezzo della guerra e il prezioso dono della pace”. Ha anche evidenziato l’intreccio storico tra i due paesi, menzionando Shakespeare: “Un terzo delle opere di Shakespeare è stato ambientato qui in Italia. Noi abbiamo beneficiato enormemente della vostra influenza in vari settori. Siamo due popoli e due nazioni le cui storie sono intrecciate tra loro e con quelle del continente europeo. Siamo entrambi paesi europei dopotutto**”.
Il sovrano ha poi fatto riferimento a Garibaldi, ricordando come l’arrivo del patriota italiano in Gran Bretagna scatenò una vera e propria “Garibaldi-mania”. “Fu creato addirittura un biscotto in suo nome, il massimo segno di onore per noi”, ha scherzato.
Re Carlo ha anche ribadito il suo impegno per rafforzare i legami tra i due paesi, esprimendo: “Sono qui con lo scopo di ribadire la profonda amicizia tra Regno Unito e Italia e per impegnarmi per fare tutto quello che posso per rafforzarlo nel tempo che mi sarà concesso come re”.
Il momento ha avuto anche un tocco personale, con il sovrano che ha scherzato in italiano, dicendo: “Spero di non stare rovinando la lingua di Dante così tanto da non essere più invitato in Italia”. Inoltre, ha ricordato il ventesimo anniversario di matrimonio con la Regina Camilla, aggiungendo: “È molto importante per la regina e per me tornare in Italia dopo l’incoronazione”.
La cerimonia, che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti politici e istituzionali, si è aperta con gli inni nazionali suonati dalla banda interforze. L’Aula della Camera era gremita di personalità politiche, tra cui il vicepremier Antonio Tajani e numerosi ex presidenti della Camera.
La gaffe dello speaker, “discorso concluso” ma non lo è affatto
Durante il discorso di Re Carlo III c’è stata una piccola gaffe da parte dello speaker. Il sovrano si è interrotto per consentire l’applauso dell’assemblea ricordando Giovanni Falcone, ma quando ha provato a riprendere a parlare lo speaker ha esclamato: “La cerimonia è terminata, i gentili ospiti sono pregati di rimanere seduti”. Il re si rivolge verso i presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa: “Non ho ancora finito…”. Poi ha terminato il suo discorso.
La cena ufficiale e il discorso del Re: “Gli amici restano uniti”
Davanti al Presidente Mattarella Re Carlo ha tenuto un accorato discorso basato sul legame Italia-Gran Bretagna: “Il mondo pone sfide che i singoli paesi non possono affrontare da soli, ma con amici e alleati quali sono Gran Bretagna e Italia. Purtroppo” ha detto Carlo, “non possiamo sfuggire al fatto che viviamo in un mondo molto precario e fragile – un mondo che sta cambiando così velocemente intorno a noi, con un impatto così grande”. “Non affrontiamo questo da soli ma insieme, come amici, come alleati, come partner in Europa e altrove”, ha sottolineato Carlo. “Stiamo proteggendo il nostro pianeta e il suo futuro per i nostri figli e i nostri nipoti, dove possiamo fare molto insieme”, ha assicurato.
Carlo ha proseguito: “Stiamo generando crescita e posti di lavoro, grazie al fiorente commercio tra di noi. Stiamo difendendo i nostri valori e la libertà che ci sta tanto a cuore, dall’Ucraina al Medio Oriente”. E ha detto ancora: “Ciò riflette una semplice verità: nei momenti difficili, gli amici restano uniti. E’ quindi un immenso piacere essere qui per celebrare non solo i nostri legami storici, ma soprattutto i legami di oggi e quelli che stiamo forgiando per il futuro”.