
È ufficiale: Prada ha acquisito il 100% di Versace per un valore complessivo di 1,25 miliardi di euro, cifra soggetta ad aggiustamenti alla chiusura finale prevista per settembre. Dopo settimane di trattative e qualche titubanza sulla dirittura d’arrivo, l’operazione ha ricevuto il via libera dai consigli di amministrazione di Prada e di Capri Holdings, la holding statunitense che aveva acquistato Versace nel 2018 per 1,8 miliardi di euro.
Un matrimonio tra creatività e patrimonio culturale
«Siamo lieti di accogliere Versace nel gruppo Prada e di avviare un nuovo capitolo per un marchio con cui condividiamo creatività, attenzione al prodotto e un forte patrimonio culturale», ha dichiarato Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del gruppo.
«La nostra organizzazione è pronta e ben posizionata per scrivere una nuova pagina nella storia di Versace, facendo leva sui valori condivisi e continuando a operare con rigore e determinazione», ha aggiunto.
Per l’amministratore delegato Andrea Guerra, si tratta di una svolta strategica:
«L’acquisizione di Versace rappresenta un passo fondamentale nell’evoluzione del gruppo Prada, aggiungendo una dimensione diversa e complementare alla nostra identità».
Un cambio di rotta nel panorama del lusso
Con questa mossa, Prada rafforza il proprio posizionamento nel panorama globale del lusso, portando sotto il proprio controllo uno dei marchi italiani più iconici, noto per l’estetica opulenta e lo stile audace. L’operazione arriva in un momento di forte competizione internazionale, dove i grandi gruppi del lusso puntano a consolidare asset strategici e ad ampliare il portafoglio con marchi riconosciuti a livello mondiale.
Un ritorno a radici italiane
Fondata da Gianni Versace nel 1978 e da sempre simbolo di glamour italiano, la maison torna oggi completamente in mani italiane, dopo sei anni sotto il controllo di Capri Holdings. Un passaggio che segna anche un ritorno simbolico alle origini e rafforza la leadership del made in Italy nel settore fashion internazionale.
La chiusura definitiva è prevista entro settembre 2025, ma è già chiaro che l’acquisizione avrà effetti profondi sulla struttura e sul futuro strategico dei due marchi. L’unione di Prada e Versace non è solo un’operazione finanziaria: è una sintesi tra due visioni del lusso, destinate ora a dialogare e, forse, a ridefinire le regole del gioco nel mondo della moda.