È stato eseguito in Spagna l’arresto di un trapper italiano coinvolto in pesanti vicende giudiziarie. Il giovane, già al centro di due condanne definitive, sarà trasferito in Italia per scontare un cumulo pene che include quattro anni e sei mesi per una sparatoria nella movida milanese e tre anni, nove mesi e dieci giorni per la cosiddetta “faida tra trapper”.
Cumulo pene per sparatoria e faida
L’arresto, eseguito dai carabinieri, è avvenuto a Barcellona, dove il trapper si trovava per motivi di lavoro, come precisato dal suo legale Niccolò Vecchioni: «Non era latitante, era a Barcellona per lavoro». Vecchioni ha inoltre dichiarato di non aver ancora ricevuto il provvedimento relativo al cumulo pene.
Simba La Rue arrestato in Spagna
Protagonista della vicenda è Simba La Rue, nome d’arte di Mohamed Lamine Saida, 23 anni. Il trapper aveva ottenuto un differimento della pena per motivi di salute, dovuti a problemi a una gamba riportati dopo un accoltellamento nell’ambito della faida con altri trapper. Tuttavia, l’arrivo della seconda condanna definitiva, lo scorso 11 marzo, ha portato all’inevitabile esecuzione del cumulo delle pene.
Un fenomeno tra musica e cronaca
Il nome di Simba La Rue è legato a quello di Baby Gang, all’anagrafe Zaccaria Mouhib, anche lui al centro di condanne per vicende analoghe. Baby Gang, tra i nomi più noti della scena trap italiana, è stato condannato a due anni, nove mesi e dieci giorni per la stessa sparatoria e potrebbe chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali.
L’arresto di Simba La Rue rilancia il dibattito sull’intreccio tra il mondo della musica trap e i contesti di violenza che spesso emergono nelle cronache.