
Croccanti, facili da trasportare e ideali per uno snack veloce o un aperitivo: i crackers sono uno degli alimenti più diffusi sugli scaffali dei supermercati. Ma tutti i cracker sono davvero uguali in termini di qualità nutrizionale e sicurezza? Un recente test comparativo su 12 marche di cracker ai cereali condotto dalla rivista svizzera K-Tipp ha rivelato dati sorprendenti su fibre, grassi, pesticidi e sostanze potenzialmente dannose. Il test ha messo a confronto cracker integrali e cracker realizzati con farina raffinata, evidenziando importanti differenze: i cracker integrali sono risultati più ricchi di fibre, con meno grassi e privi di residui tossici; al contrario, molti cracker a base di farina bianca sono apparsi poveri di nutrienti, più grassi e in alcuni casi contaminati da pesticidi o acrilammide, una sostanza potenzialmente cancerogena. Su 12 prodotti analizzati, solo 4 hanno superato positivamente il test. Vediamo i risultati.
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Crackers, i migliori e i peggiori
Tra i crackers, il migliore è risultato essere il “Bio Original Spelt” di Dar-Vida Naturaplan, commercializzato in Svizzera. Questo prodotto si distingue per alto contenuto di fibre, basso contenuto di grassi, assenza di pesticidi e sostanze nocive. Tra i risultati più preoccupanti, spicca la presenza di acrilammide in diversi prodotti. Questa sostanza si forma durante la cottura ad alte temperature e viene ritenuta potenzialmente cancerogena e neurotossica. Il valore più alto – secondo i dati diffusi dalla rivista – è stato rilevato in una marca molto nota anche in Italia, ovvero i Tuc, che pur rientrando nei limiti di legge (400 µg/kg in Svizzera), hanno mostrato oltre 200 µg/kg di acrilammide. Oltre a ciò, nei Tuc sono state trovate altre sostanze chimiche pericolose come: deltametrina (sospettata di alterare l’equilibrio ormonale) e piperonilbutossido (può danneggiare fegato e reni). Tra i “peggiori” spiccano anche i Gran Pavesi, penazalizzati dalla presenza di pirimifosmetile, un pesticida che può avere effetti dannosi a lungo termine, e un contenuto di fibre molto basso, simile a quello del pane bianco.

La classifica
I prodotti che hanno registrato i livelli più bassi di acrilammide (solo 30 µg/kg) e assenza di pesticidi sono:
– Dar-Vida Nature Vollkorn;
– Country Cracker Nature;
– Snack Fun Cracker Nature
– Il Cracker Salato di Gran Pavesi (nonostante la buona performance sull’acrilammide, è stato penalizzato per i pesticidi).
Il test è stato affidato al laboratorio Dr. Wirts + Partner di Kiel (Germania), che ha analizzato i seguenti parametri: fibre alimentari, usando un metodo che simula la digestione umana; grassi totali, rispetto ai limiti giornalieri consigliati (60-80 g); pesticidi, con tecniche di cromatografia avanzata su 640 sostanze chimiche; acrilammide, nota per i suoi potenziali effetti cancerogeni e neurotossici; tossine della muffa, che però non sono state trovate in quantità anomale.