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Dazi, che bordata a Trump: “Mai visto niente del genere!”. Recessione

Pubblicato: 11/04/2025 17:37

NEW YORK – Gli Stati Uniti potrebbero essere “già in recessione” o comunque molto vicini a una contrazione economica vera e propria. L’allarme arriva da Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, il più grande gestore di patrimoni al mondo. Le sue parole, pronunciate nel corso di un’intervista, hanno colpito per la loro durezza e per la valutazione netta del contesto attuale: “Sono rimasto sorpreso dai dazi di Trump, sono andati al di là di qualsiasi cosa avrei mai potuto immaginare nei miei 49 anni in finanza” .

Non si tratta, ha precisato, di uno scontro tra finanza e popolo: “Questa non è Wall Street contro Main Street”, perché il crollo dei mercati “colpisce i risparmi di milioni di persone ordinarie” . La reazione dei mercati alle recenti politiche annunciate da Donald Trump, tornato alla Casa Bianca da gennaio, sta infatti generando forti tensioni sulle piazze finanziarie e pone interrogativi su una possibile nuova stagione di protezionismo aggressivo.

Un segnale politico prima ancora che economico

Le parole di Fink vanno lette non solo come un’analisi tecnica, ma anche come un monito politico. Il ritorno dell’ex presidente repubblicano alla guida degli Stati Uniti ha riportato in auge una strategia commerciale ultranazionalista, che rischia di provocare contraccolpi globali. Se i dazi voluti da Trump nel primo mandato avevano già danneggiato catene di approvvigionamento e relazioni internazionali, oggi il rischio è quello di un conflitto economico strutturale con i principali partner, in primis Cina ed Unione europea.

Fink non è nuovo a prese di posizione pubbliche che incrociano finanza e geopolitica. Ma questa volta l’analisi appare più cupa e personale, come se l’esperienza non bastasse più a spiegare la direzione degli eventi. In un mondo che cambia in fretta, anche i titani della finanza globale sembrano spiazzati dalla radicalità delle scelte americane.

Chi è Larry Fink, la voce di BlackRock

Laurence D. Fink, detto Larry, è uno degli uomini più potenti e influenti della finanza mondiale. Nato nel 1952 a Los Angeles, ha fondato BlackRock nel 1988 e lo ha trasformato in un colosso da oltre 10mila miliardi di dollari in gestione . Conosciuto per il suo approccio sobrio ma deciso, Fink ha sempre sostenuto una visione globale e sistemica dei mercati, promuovendo negli ultimi anni anche temi come la finanza sostenibile e la responsabilità sociale d’impresa.

La sua Lettera annuale agli investitori, attesa ogni gennaio, è considerata una bussola per molti operatori finanziari e politici. Ma se finora Fink era riuscito a muoversi tra le tensioni internazionali con il pragmatismo del grande gestore, stavolta appare più inquieto, quasi incapace di riconoscere il volto del nuovo ordine economico che si sta delineando.

Con il rischio di una recessione negli Stati Uniti, l’instabilità politica e le nuove barriere commerciali, la sensazione è che il mondo post-globale sia già qui. E neppure Larry Fink riesce a prevederne le regole.

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Ultimo Aggiornamento: 11/04/2025 19:50

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