
Ancora un colpo di scena nel terribile caso della morte di Ilaria Sula, la studentessa uccisa dall’ex fidanzato che non accettava la fine della loro relazione. Proprio in queste ore, infatti, gli investigatori hanno fatto una nuova scoperta che getta ulteriore luce sul terribile delitto che ha sconvolto l’Italia.
Durante un sopralluogo avvenuto giovedì 10 aprile nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano di Roma, la Squadra Mobile ha sequestrato un paio di ciabatte sporche di sangue appartenenti alla madre di Mark Samson, il 23enne accusato dell’omicidio della 22enne Ilaria Sula, studentessa originaria di Terni.
Secondo quanto emerge dalle indagini, la donna – già formalmente indagata per occultamento di cadavere in concorso con il figlio – avrebbe ammesso agli inquirenti di aver aiutato Mark a ripulire la stanza dove è avvenuto il delitto, spiegando di aver solo rimosso le tracce ematiche presenti. Le ciabatte saranno ora sottoposte ad analisi biologiche, con l’obiettivo di individuare eventuali tracce riconducibili alla vittima.

Nel frattempo, gli investigatori continuano a ricostruire le ore successive all’omicidio: secondo alcuni riscontri, Mark avrebbe tentato di contattare altre ragazze tramite chat, comportamento che gli inquirenti considerano rilevante per delineare il suo profilo psicologico e le sue intenzioni dopo il crimine.
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, proseguono con l’ipotesi che il giovane possa non aver agito da solo. Per questo, si valuta anche l’eventuale coinvolgimento di un complice. Al momento, però, non risulta alcun coinvolgimento del padre di Mark nella vicenda.