
Almeno 16 persone, tra cui donne e bambini, hanno perso la vita in seguito a due raid aerei dell’esercito israeliano condotti nella notte sulla città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. A riportarlo è l’emittente Al Jazeera, citando fonti locali.
Due attacchi distinti nella notte
Il primo attacco ha colpito una abitazione nella zona di Sheikh Nasser, identificata come appartenente alla famiglia al-Farra. Secondo i resoconti, almeno 10 persone sono morte in seguito all’esplosione, tra cui probabilmente interi nuclei familiari.
Poco dopo, un secondo raid ha preso di mira una casa nella zona di Katiba, nella parte settentrionale di Khan Younis. In questo caso, sarebbero morte altre sei persone, tra cui tre bambini e due donne. Le fonti non hanno fornito ulteriori dettagli sull’identità delle vittime, né se vi fossero obiettivi militari specifici all’interno degli edifici colpiti.
Nessuna sosta nel conflitto
Gli attacchi si inseriscono nel contesto delle continue operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, dove la situazione umanitaria resta gravissima. Khan Younis, già epicentro di violenti scontri nei mesi precedenti, continua ad essere tra le zone più colpite dai bombardamenti delle IDF.
Nel frattempo, cresce la pressione della comunità internazionale per una tregua umanitaria, mentre proseguono senza esito le trattative diplomatiche tra Israele, Hamas e i mediatori internazionali. Sul terreno, però, il numero delle vittime civili continua a salire, alimentando rabbia e disperazione nella popolazione già sfollata e priva dei beni essenziali.
Bilancio provvisorio e attesa per nuovi aggiornamenti
Non sono stati diffusi bilanci ufficiali da parte delle autorità sanitarie di Gaza, né dichiarazioni da parte dell’esercito israeliano in merito ai due raid. Le cifre restano quindi provvisorie e potrebbero aggravarsi con il passare delle ore.
L’escalation delle ultime settimane fa temere una ripresa massiccia delle ostilità nella Striscia, in un conflitto che non sembra trovare fine.