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Ilaria Sula, Mark Samson mente sulla data dell’omicidio: le prove

Pubblicato: 12/04/2025 22:35

La morte di Ilaria Sula, la giovane studentessa trovata senza vita il 2 aprile scorso in una scarpata sul monte Guadagnolo, continua a sollevare nuovi interrogativi e colpi di scena che stanno cambiando la ricostruzione del delitto. Le indagini, inizialmente orientate a confermare una morte avvenuta il 26 marzo, hanno portato a rivedere completamente le tempistiche e la dinamica dell’omicidio.

Le nuove ipotesi sulla data del delitto

Secondo le ultime informazioni emerse, la morte di Ilaria sarebbe avvenuta in realtà la sera del 25 marzo, contrariamente a quanto dichiarato inizialmente dal suo ex fidanzato, Mark Samson, che aveva confessato l’omicidio il giorno successivo. Il corpo della ragazza, infatti, sarebbe rimasto nella casa di via Homs, dove Mark viveva con i suoi genitori, per almeno 20 ore prima di essere occultato.

Le parole del padre: “Non voleva nemmeno andarci”

In un’intervista rilasciata ai giornali, il padre di Ilaria ha rivelato che sua figlia era “costretta” a recarsi nella casa di Mark Samson, un luogo che la ragazza evitava anche durante la loro relazione. Queste dichiarazioni mettono in luce la pressione psicologica che Ilaria subiva, offrendo un nuovo spunto per comprendere le motivazioni che avrebbero portato alla tragedia.

L’acquisto dei detersivi: la prova della pulizia del crimine

Un dettaglio che ha fatto sorgere nuove perplessità è stato l’acquisto di detersivi trovato in casa di Mark, con uno scontrino datato 26 marzo. Secondo gli investigatori, la famiglia di Samson avrebbe utilizzato i prodotti per pulire la scena del crimine. Nonostante i tentativi di rimuovere le tracce di sangue, gli esperti hanno riscontrato abbondanti macchie di sangue in tutta la casa, evidenziando il tentativo maldestro di cancellare ogni prova. Il luminol, infatti, ha rivelato sangue sui lavandini, nel piatto doccia e sui bastoni degli spazzoloni, oltre che su diversi guanti in lattice.

Le tracce di sangue e la dinamica dell’omicidio

Le tracce di sangue sono state repertate anche in altre zone della casa, tra cui il corridoio e uno scatolone sopra a un armadio. Questo indicherebbe che Ilaria sia stata ferita alla giugulare, probabilmente da un colpo sferrato con un coltello. Le indagini continuano a confermare che la violenza dell’omicidio è stata estrema, e le tracce di sangue raccontano una scena cruenta e sanguinosa.

Il ruolo dell’auto di Mark

Un altro elemento chiave emerso dalle indagini è l’auto di Mark, sulla quale sono state trovate macchie di sangue e alcune ciocche di capelli che sembrano appartenere a Ilaria. La macchina, immortalata da una fototrappola il 26 marzo alle 18:35, avrebbe servito a Mark per trasportare il corpo della ragazza e disfarsene, gettandolo nella scarpata dove è stato successivamente ritrovato.

Con il proseguire delle indagini, nuove rivelazioni emergono, spingendo gli inquirenti a rivedere le circostanze dell’omicidio di Ilaria Sula. Le prove raccolte, dal sangue nelle varie stanze della casa di Mark all’auto utilizzata per occultare il corpo, stanno lentamente costruendo un quadro sempre più chiaro, anche se ancora incompleto. Gli investigatori non escludono nuove sorprese nelle prossime settimane, mentre l’ombra del delitto si fa sempre più alta e inquietante.

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