
Trapani – Ennesima tragedia sul lavoro in Sicilia. Un operaio di 35 anni ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato da una porta blindata che avrebbe dovuto installare. L’incidente è avvenuto due giorni fa durante una consegna nel Trapanese. L’uomo era dipendente di una ditta con sede a Carini e si trovava sul posto per conto dell’azienda. In fase di trasporto, qualcosa è andato storto: la struttura metallica, pesantissima, gli è crollata addosso, senza lasciargli scampo.
Dopo l’impatto, è stato immediatamente dato l’allarme. Sul luogo sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno trasportato l’uomo d’urgenza all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime, tanto da rendere necessario il trasferimento a Palermo, con un passaggio iniziale al Civico tramite elisoccorso e poi il ricovero al Trauma center di Villa Sofia. Nonostante gli sforzi dei medici, il quadro clinico è peggiorato rapidamente, fino al decesso avvenuto nella giornata di ieri.
La vittima si chiamava Pietro Zito, era originario di Montelepre ma viveva a Cinisi, nel Palermitano. Era conosciuto e benvoluto in paese, e la sua morte ha lasciato sgomenta l’intera comunità. Sull’accaduto indagano i carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Sara Morri, con il supporto dei tecnici dello Spresal dell’Asp di Trapani, che stanno verificando se siano state rispettate tutte le norme in materia di sicurezza sul lavoro.
«È una tragedia che ci lascia senza parole – ha dichiarato il sindaco di Cinisi, Vera Abbate –. Morire a 35 anni, morire di lavoro, è qualcosa che non dovrebbe mai accadere. Ci stringiamo con dolore alla famiglia di Pietro». Dura anche la reazione del sindacato: «Siamo stanchi di contare morti sul lavoro – afferma Federica Badami, segretaria generale della Cisl Palermo Trapani –. È un’emergenza nazionale. Servono più controlli, più formazione, più sicurezza. Oggi assistiamo all’ennesima sconfitta del mondo del lavoro».