
Roma – Un grave lutto ha colpito il mondo del giornalismo radiotelevisivo italiano. Nelle ultime ore, la redazione del Giornale Radio Rai è stata sconvolta da una notizia che ha lasciato colleghi e ascoltatori sgomenti. La Rai ha dato l’annuncio durante le edizioni dell’11 aprile, accompagnato da un messaggio dell’UsigRai, che ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia, ricordando con affetto un professionista di rara sensibilità.
Il dolore per la scomparsa è stato condiviso in diretta durante le edizioni del GR3, dove i conduttori, visibilmente commossi, hanno salutato il collega scomparso con parole cariche di emozione. “Era uno dei volti più noti delle edizioni dell’alba, un professionista appassionato, riservato ma generoso”, hanno detto i giornalisti Danilo Tolardo e Maria Rosaria Villivà, faticando a trattenere le lacrime nel congedarsi dagli ascoltatori. La redazione ha parlato di una perdita «profonda», ricordando un collega «di grande umanità e rigore» e un padre affettuoso.

Solo successivamente è stato reso noto il nome del giornalista scomparso: si tratta di Giuseppe Carrisi, storico conduttore e caposervizio del GR3, con una lunga carriera alle spalle. Carrisi aveva lavorato anche al GR Parlamento, all’editing del GR2 e per anni nella redazione Esteri, raccontando con passione e competenza le realtà più complesse del mondo. La sua attività non si era limitata al giornalismo: Carrisi era anche un documentarista e scrittore, noto per i suoi reportage in Africa e nei paesi in guerra, autore di opere di forte impegno civile come Kidogò, un bambino soldato e Voci dal buio.
Tra i suoi libri, spiccano Tutto quello che dovresti sapere sull’Africa e che nessuno ti ha mai raccontato (Premio Fregene per la saggistica), Gioventù camorrista e La fabbrica delle prostitute. Un’eredità culturale e professionale che resterà nel cuore dei colleghi e degli ascoltatori che ogni mattina ne seguivano con fiducia la voce.