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Tragedia sul lavoro, Pietro schiacciato da una porta blindata. Giovanissimo

Pubblicato: 12/04/2025 08:20

Era cominciata come una giornata qualunque: il viaggio, il carico, le ultime sistemazioni prima della consegna. Nessun presagio, solo la fatica consueta e quella dedizione silenziosa che accompagna chi lavora con le mani. Poi qualcosa è andato storto. In pochi secondi, il rumore secco del metallo, il panico, le grida dei colleghi.

L’incidente è avvenuto giovedì scorso, anche se la notizia è emersa soltanto ora. L’uomo, dipendente di una ditta di infissi con sede a Carini, si trovava a Trapani per installare una porta blindata. Durante le fasi di scarico, il pesante manufatto si è ribaltato, travolgendolo.

La vittima è Pietro Zito, 35 anni, originario di Montelepre ma da tempo residente a Cinisi, dove viveva con la moglie. L’operaio stava trasportando la porta per conto dell’impresa per cui lavorava, quando si è verificato il tragico incidente.

Il peso che schiaccia, il tempo che non basta

Secondo una prima ricostruzione, Zito era arrivato sul posto per completare le operazioni di scarico e montaggio. Durante le manovre, la porta si sarebbe sbilanciata, cadendogli addosso con un impatto violentissimo. I colleghi hanno tentato di liberarlo nell’attesa dei soccorsi.

L’operaio è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. I medici sono riusciti a stabilizzarlo nonostante le gravissime lesioni toraciche e ne hanno disposto il trasferimento in elisoccorso a Palermo, al Trauma center di Villa Sofia.

I medici hanno tentato di tutto, ma non c’è stato nulla da fare

Il cuore di Pietro Zito ha smesso di battere nel pomeriggio. Troppo gravi le fratture e le lesioni interne riportate nell’impatto. I sanitari hanno fatto il possibile per salvarlo, ma ogni tentativo si è rivelato vano.

L’ennesima morte sul lavoro arriva in un 2025 che, su questo fronte, è iniziato male e sta continuando peggio. E che riaccende l’allarme su sicurezza e tutela dei lavoratori, in una Sicilia che già da mesi si trova sotto osservazione con sei province in “zona rossa” per il numero di infortuni mortali.

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