
Una giornata grigia, con la pioggia che bagna le strade della capitale e rende ancora più cupo l’atteso derby Lazio-Roma. L’Olimpico si prepara a riempirsi di cori e coreografie, ma l’atmosfera non è quella di una festa. Nei vicoli e nelle piazze attorno allo stadio, la tensione cresce.
Nel primo pomeriggio, Ponte Milvio si trasforma in un punto caldo. Tra i tavolini dei bar e il viavai di persone, alcune decine di ultrà iniziano a muoversi, quasi a cercare il pretesto per qualcosa che con lo sport ha poco a che fare. Lo striscione provocatorio, issato dai laziali con la scritta “Curva Sud made in Bangladesh”, non passa inosservato. I romanisti raccolgono la sfida e, poco dopo le 16, i primi contatti si fanno inevitabili.
Un gruppo di tifosi giallorossi prova a sfondare in direzione di via Flaminia, dove si sono radunati i supporter laziali e i loro alleati tedeschi del Lipsia. Bastano pochi istanti per far esplodere il caos: risse improvvisate, cinture sventolate come armi e un clima di guerriglia urbana. La Digos interviene rapidamente, costringendo i romanisti a ritirarsi verso piazza Mancini, ma la calma dura poco.

Bombe carta e cariche della polizia
Alle 17, un secondo gruppo di romanisti tenta nuovamente di avvicinarsi a Ponte Milvio. Questa volta le forze dell’ordine, in assetto antisommossa, si trovano costrette a schierare i blindati in piazza Cardinal Consalvi. Sotto una pioggia di bombe carta, gli agenti rispondono con cariche e l’uso degli idranti, disperdendo i facinorosi e ripristinando momentaneamente l’ordine.
Sicurezza blindata e presenze internazionali
Il piano predisposto dal questore Roberto Massucci ha suddiviso rigidamente le aree di accesso: ai laziali è stata assegnata la zona nord di Ponte Milvio, mentre i romanisti possono raggiungere l’Olimpico dalla zona sud, passando per piazza Mancini e il ponte della Musica.
A complicare il quadro, la presenza di gruppi ultrà gemellati: circa 100 bulgari del Levski Sofia con i laziali, mentre tra i romanisti si registrano le presenze di croati “Bad Blue Boys” e greci “Gate 13”. Una miscela esplosiva che ha già dato un assaggio della sua pericolosità.
Il derby della capitale, atteso con ansia dai tifosi, si avvicina a grandi passi. Ma mentre lo stadio si prepara a vivere una notte di emozioni calcistiche, fuori il campo lo scontro sembra non trovare tregua.