
Un terremoto di notevole intensità, con magnitudo 6.5, è stato rilevato nelle scorse ore. A comunicarlo è stato l’Istituto geofisico statunitense (Usgs), che ha diffuso i primi dettagli sull’evento sismico. Secondo le rilevazioni, il sisma è avvenuto a una profondità di 174 chilometri, elemento che classifica il fenomeno tra quelli profondi, meno distruttivi in superficie ma in grado di propagarsi su grandi distanze.
L’energia sprigionata ha fatto scattare l’allerta degli osservatori sismologici internazionali. Sebbene un terremoto di questa intensità possa far temere ripercussioni importanti, la profondità dell’ipocentro rappresenta un fattore che generalmente mitiga gli effetti immediati su popolazioni e infrastrutture. I dati preliminari non indicano il rischio di tsunami, né risultano segnalazioni ufficiali di danni o feriti.

La scossa è stata registrata al largo delle isole Figi, in una zona dell’Oceano Pacifico nota per l’elevata attività sismica dovuta alla convergenza di importanti placche tettoniche. L’area si trova infatti lungo il cosiddetto “Anello di Fuoco”, una fascia ad altissimo rischio geologico che circonda il bacino del Pacifico. I terremoti in questa regione sono frequenti e spesso anche di grande magnitudo, come dimostrato da numerosi eventi degli ultimi anni. Le autorità locali stanno comunque monitorando la situazione per verificare eventuali ulteriori sviluppi.