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Giovane trovato morto nel fiume Oglio: si è tuffato per scappare

Pubblicato: 14/04/2025 14:55

Una serata sfociata nel dramma, quella di sabato scorso, lungo le rive del fiume Oglio, nel tratto tra Pontoglio e Urago, dove un giovane ha perso la vita in circostanze ancora da chiarire. Il corpo è stato ritrovato nel pomeriggio di domenica, dopo ore di ricerche da parte dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco. La vittima, presumibilmente di origine nordafricana, non è ancora stata identificata.

Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe iniziato con una lite violenta scoppiata nei pressi dell’acqua. Alcuni passanti, che si trovavano nei dintorni di via Maglio, avrebbero assistito alla scena, segnalando una discussione animata tra più persone. Poi, uno dei ragazzi si sarebbe gettato nel fiume, probabilmente nel tentativo di allontanarsi da un pericolo imminente. Da quel momento non è più riemerso.

Il 112 è stato contattato immediatamente, facendo scattare l’allarme. Sul posto sono arrivate diverse squadre: ambulanze, vigili del fuoco, carabinieri e personale medico. Nonostante l’intervento rapido, le speranze di ritrovare il giovane in vita si sono spente con il passare delle ore.

Il luogo dove si è consumata la tragedia è noto alle forze dell’ordine per essere frequentato da persone senza fissa dimora e accampamenti di fortuna, spesso associati a microcriminalità o attività di spaccio. È in questo contesto che si sarebbe verificato lo scontro iniziale. Al momento, però, non sono emersi segni evidenti di violenza sul corpo recuperato. Per chiarire le cause esatte del decesso, il magistrato di turno ha disposto l’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni.

Restano molti interrogativi, il più angosciante dei quali riguarda l’identità del giovane. Le forze dell’ordine stanno tentando di ricostruire le sue ultime ore, raccogliendo testimonianze tra chi vive nella zona e analizzando eventuali collegamenti con persone scomparse.

Un volto senza nome, una tragedia consumata nel silenzio di un’area spesso dimenticata, dove marginalità e degrado si incontrano ogni giorno. E dove, troppo spesso, i drammi si consumano lontano dai riflettori.

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