
Tragedia spaventosa in Italia, con la statale Romea che si conferma ancora una volta tra le arterie più pericolose del Veneto e non solo. A distanza di pochi giorni dal tragico incidente che a Codevigo è costato la vita a tre uomini originari del Ferrarese, un nuovo dramma si è consumato sull’asfalto, questa volta a Campagna Lupia, a pochi chilometri dal confine con la provincia di Padova. A perdere la vita è stato Paolo Innone, 52 anni, residente a Bosaro, in provincia di Rovigo, travolto da un mezzo pesante mentre era alla guida del suo furgone.
La vittima, originaria di Bassano del Grappa (Vicenza), aveva da poco compiuto 52 anni, lo scorso 15 ottobre. Stava percorrendo la Romea in direzione nord, da Ravenna verso Venezia, al volante del suo furgone, quando si è verificato lo schianto. Secondo le ricostruzioni fornite dalla Polizia stradale di Piove di Sacco, un camion guidato da un 44enne di origine moldava, residente a Mestre, proveniente in senso opposto, ha perso il controllo del mezzo, invadendo la corsia su cui viaggiava Innone.
Il conducente del camion, che ha riportato solo lievi ferite, ha dichiarato di aver inchiodato bruscamente per evitare un tamponamento con un veicolo che lo precedeva. Il fondo stradale bagnato dalla pioggia avrebbe reso l’asfalto particolarmente insidioso, contribuendo alla sbandata fatale. Dopo l’impatto, i due mezzi sono finiti nel fossato che corre lungo la carreggiata. La cabina del camion ha schiacciato completamente il furgone su cui viaggiava Innone.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. I soccorsi sono stati immediati, ma fin da subito è apparso chiaro che ogni tentativo di salvataggio sarebbe stato inutile. Le operazioni di recupero del corpo si sono rivelate estremamente complesse: per sollevare la cabina del mezzo pesante è stato necessario l’intervento di una gru. Solo così è stato possibile liberare l’abitacolo e trasferire il corpo all’obitorio.
Su disposizione della Procura di Venezia, entrambi i mezzi coinvolti nell’incidente sono stati sottoposti a sequestro per gli accertamenti tecnici. Intanto, tra i residenti e gli automobilisti che percorrono quotidianamente la Romea, monta la rabbia e la frustrazione. La tragedia di oggi è avvenuta a meno di tre chilometri dal punto dell’incidente che pochi giorni fa ha provocato tre morti. Una scia di sangue che riaccende il dibattito sulla sicurezza di questa arteria.
Da più parti si levano richieste affinché Anas e gli enti competenti intervengano al più presto con misure concrete: dalla manutenzione dell’asfalto al potenziamento della segnaletica, fino alla messa in sicurezza dei tratti più pericolosi. Intanto, una nuova famiglia piange una vittima, e la Romea torna ancora una volta a fare notizia per le vite spezzate.