Mondo del calcio in lutto: se ne va una pietra miliare del pallone. La sua carriera da giocatore si snodò attraverso le maglie di Torino, Pinerolo, Mantova e Venezia, con un’importante vittoria della Serie B nel 1960 proprio con i granata. Negli anni Settanta passò in panchina, iniziando proprio a Torino come vice allenatore, per poi subentrare a Giancarlo Cadè alla guida della prima squadra, firmando una delle pagine più belle della storia granata con il trionfo in finale di Coppa Italia contro il Milan.
Nel 1993 fu protagonista della storica promozione del Padova in Serie A, affiancando Mauro Sandreani, ancora privo del patentino. Due anni dopo accettò una nuova sfida al Foggia, dove accompagnò un giovane Delio Rossi nella sua prima esperienza, proseguendo poi nel ruolo di vice anche sotto la guida di Tarcisio Burgnich e Mimmo Caso. Chiuse la carriera nella Sacilese, il club della sua città natale, chiudendo un cerchio iniziato da ragazzo.
Addio al grande del Torino, conquistatore della Coppa Italia
Il mondo del calcio saluta Piero Cancian, scomparso all’età di 88 anni. Nato a Sacile il 21 marzo 1936, Cancian è stato prima calciatore professionista e poi allenatore, lasciando il segno soprattutto alla guida del Torino, con cui conquistò la Coppa Italia nel 1971, unico trofeo della sua carriera da tecnico.
Cancian fu un volto noto e rispettato anche nelle categorie inferiori, allenando nel tempo club come Como, Modena, Conegliano, Nocerina, Campobasso e Pro Cavese, portando sempre passione, disciplina e conoscenza calcistica ovunque.
Con lui se ne va un uomo di calcio vero, capace di mettersi sempre al servizio del gruppo, con una carriera silenziosa ma solida, fatta di dedizione e di amore per lo sport.