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Francia a ferro e fuoco, scoppia la rivolta nelle carceri

Pubblicato: 15/04/2025 12:25

Una serie di attacchi notturni ha colpito diversi istituti penitenziari, mettendo in allerta le autorità. Gli episodi si sono verificati tra la notte di lunedì e le prime ore di martedì 15 aprile, coinvolgendo più strutture carcerarie in un’azione che, secondo le prime ipotesi, sarebbe stata organizzata e mirata. L’obiettivo sembra essere chiaro: colpire simbolicamente il sistema penitenziario.

Dietro questa escalation, secondo gli investigatori, ci sarebbe la volontà di rispondere alla linea dura contro i narcotrafficanti adottata dal ministro dell’Interno. Un segnale, dunque, che potrebbe avere radici nel mondo del crimine organizzato, deciso a mostrare i muscoli contro lo Stato. Il ministro della Giustizia ha annunciato una visita urgente per sostenere il personale penitenziario.

Gli attacchi si sono verificati in Francia, toccando diverse città tra cui Tolone, Aix-en-Provence, Nanterre, Marsiglia e Villepinte. Nel carcere di Tolone, 15 colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro il portone principale, mentre ad Aix-Luynes sono stati incendiati veicoli e presi di mira gli ingressi con colpi d’arma da fuoco. A Villepinte, vicino Parigi, tre auto sono state distrutte dalle fiamme, due delle quali appartenevano a guardie penitenziarie. Nei pressi del carcere è stato rinvenuto anche un contenitore di carburante, segno evidente di un piano premeditato.

Secondo quanto riferito dal sindacato FO Justice, le azioni violente hanno incluso il lancio di molotov, spari e incendi dolosi, in alcuni casi preceduti da scritte minacciose sui veicoli. Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno mostrato due persone introdursi nel perimetro di Villepinte, appiccare il fuoco e fuggire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Le organizzazioni sindacali sono ora in pressing sul governo: «Si tratta di un attacco frontale alla Repubblica», hanno dichiarato in una nota, invocando una reazione chiara e decisa. La richiesta è di rafforzare la sicurezza intorno agli istituti penitenziari, considerata ormai insufficiente per garantire l’incolumità del personale.

Il segretario nazionale dell’Ufap Unsa Justice, Wilfried Fonck, ha chiesto un’azione immediata e coordinata tra il Ministero della Giustizia e quello dell’Interno. «Le prigioni non possono restare vulnerabili», ha detto, sottolineando che le risorse attuali non permettono un controllo 24 ore su 24 delle strutture, soprattutto in un clima di crescente tensione.

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Ultimo Aggiornamento: 15/04/2025 12:26

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