Vai al contenuto

Emergenza sanitaria e trasporti paralizzati: tempesta di sabbia inghiotte il Paese

Pubblicato: 15/04/2025 18:22

Un’enorme nube ha avvolto intere aree del Paese, trasformando il cielo in un manto arancione e rendendo l’aria irrespirabile. Le autorità locali hanno segnalato oltre 1.800 casi di soffocamento, con ospedali messi a dura prova e numerosi voli cancellati.

Il Ministero della Salute ha dichiarato che la situazione è sotto controllo, ma ha invitato la popolazione a evitare spostamenti non essenziali, tenere chiuse porte e finestre e seguire le indicazioni delle autorità.

L’evento ha colpito in particolare l’Iraq meridionale, dove la tempesta di sabbia ha colpito in modo violento soprattutto la zona di Najaf, oscurando la visibilità e provocando gravi problemi respiratori. Le strade si sono svuotate, i veicoli procedevano a passo d’uomo, mentre le autorità sanitarie hanno lanciato un appello ai cittadini affinché restassero in casa.

Solo nella provincia di Muthanna si sono registrati oltre 700 casi di difficoltà respiratorie, mentre a Najaf, una delle città più colpite, oltre 250 persone sono state ricoverate in ospedale. Le polveri sottili e la sabbia nell’aria hanno colpito soprattutto anziani, bambini e persone con patologie pregresse.

Anche le infrastrutture sono finite sotto pressione: gli aeroporti di Najaf e Bassora hanno sospeso le attività, con numerosi voli bloccati a terra a causa della visibilità quasi azzerata. La sabbia ha invaso terminal e piste, complicando ogni operazione logistica.

Il fenomeno delle tempeste di sabbia non è nuovo in questa parte del mondo, ma negli ultimi anni la frequenza e l’intensità sono aumentate, secondo gli esperti, a causa della desertificazione, dei cambiamenti climatici e della gestione inadeguata delle risorse idriche.

Le autorità locali, supportate da squadre della protezione civile, stanno distribuendo mascherine e forniture medichenelle aree più colpite, mentre gli ospedali hanno attivato unità di emergenza per gestire l’alto numero di pazienti con crisi respiratorie.

In un contesto già fragile dal punto di vista ambientale e sanitario, questo evento rappresenta un ulteriore campanello d’allarme, spingendo molti a chiedere un piano strutturale per affrontare in modo sistemico il fenomeno sempre più ricorrente delle tempeste di sabbia.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure