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Bialetti cambia bandiera: la cinese Nuo Capital acquisisce il controllo dell’azienda

Pubblicato: 16/04/2025 09:23

Ormai dovremmo esserci abituati, visto che da quando è iniziato il tempo delle privatizzazioni l’Italia ha perso il controllo di moltissimi marchi e di intere aziende, anche statali. Ma sapere che ora anche un marchio storico legata al caffè passa dalle mani italiane a quelle di un compratore straniero provoca una sensazione sgradevole, al di là delle dinamiche aziendali e delle considerazioni economiche.

La storica azienda italiana del caffè Bialetti si prepara a voltare pagina. Il fondo lussemburghese Nuo Capital, controllato dal magnate cinese Stephen Cheng, ha sottoscritto un contratto di compravendita per acquisire il 78,5% delle azioni dell’azienda di Omegna, con l’obiettivo di procedere successivamente a un’offerta pubblica di acquisto totalitaria e al delisting da Piazza Affari.

L’operazione si articola in due fasi distinte: la prima ha visto l’acquisto del 59% da Bialetti Investimenti e Bialetti Holding, per un valore di 47 milioni di euro; la seconda riguarda il 19,5% di proprietà del fondo Sculptor Ristretto Investment, ceduto per 5,7 milioni.

La strategia del gruppo cinese: rafforzare il brand e puntare sui mercati esteri

Il closing dell’operazione è atteso entro la fine di giugno 2025, e a quel punto Nuo Capital lancerà un’Opa sulle azioni rimanenti, offrendo un corrispettivo non inferiore a 0,467 euro per azione. Una volta conclusa l’offerta, l’intenzione è quella di procedere alla revoca della quotazione in Borsa, segnale di una volontà precisa: riorganizzare l’azienda fuori dai riflettori finanziari, per potenziarne la struttura e l’espansione all’estero.

Il presidente del Consiglio di amministrazione di Bialetti Industrie, Francesco Ranzoni, ha accolto positivamente l’arrivo del nuovo azionista: “Ho acquistato questo meraviglioso marchio più di 30 anni fa. Bialetti oggi è una realtà internazionale con un grande potenziale. In questi anni abbiamo attraversato momenti storici complessi, ma siamo sempre riusciti a guardare avanti e a far crescere l’azienda. L’ingresso di Nuo rappresenta ora una leva strategica per rafforzare ulteriormente il brand e consolidarne il posizionamento sui mercati esteri”.

Un piano per rifinanziare il debito e rilanciare lo storico marchio

L’acquisizione si inserisce in una più ampia operazione di ristrutturazione del debito dell’azienda, che prevede un rifinanziamento multilivello. In particolare, è stato definito un finanziamento junior fino a 30 milioni di euro, erogato da illimity Bank e Amco Asset Management Company, e un finanziamento senior fino a 45 milioni, fornito da un pool composto da Banco BPM, BPER e Banca Ifis.

Sono anche previsti apporti di capitale da parte di Nuo Octagon per almeno 49,5 milioni di euro, con l’obiettivo di ridurre significativamente l’indebitamento complessivo del gruppo. Il futuro di Bialetti si gioca ora su un equilibrio delicato tra memoria e innovazione. Da simbolo del caffè all’italiana, con il celebre omino con i baffi, l’azienda si affaccia a una nuova stagione sotto controllo cinese, con la promessa – almeno nei propositi – di rimanere fedele a un’identità che ha fatto scuola nel mondo.

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