
È un mistero sempre più fitto quello che ruota intorno alla sparizione di una donna di sessant’anni, di cui non si hanno più notizie da circa dieci giorni. La vicenda ha assunto contorni inquietanti e ha attirato l’attenzione anche dei media nazionali, finendo al centro di un servizio televisivo andato in onda nelle ultime ore.
La donna, Maria Luigia Monaco, conosciuta da tutti come Gina, è stata vista per l’ultima volta la mattina di domenica 6 aprile. Quel giorno si trovava nei pressi dell’azienda di marmi gestita dal marito, insieme a un operaio. Secondo quanto ricostruito finora, Gina avrebbe salutato entrambi e si sarebbe allontanata di corsa, tenendo in mano un sacchetto dell’immondizia. Le telecamere di sorveglianza dell’azienda l’hanno ripresa mentre si dirigeva “verso il termine della strada”, dopodiché più nulla.

È da quel momento che la famiglia ha iniziato a preoccuparsi. Non vedendola rientrare e non riuscendo più a contattarla, i parenti hanno allertato immediatamente le forze dell’ordine. Gina indossava un paio di pantaloni e scarpe nere, un giubbotto grigio-celeste e portava con sé una borsa beige. Il suo cellulare ha smesso di trasmettere segnali poco dopo, agganciando per l’ultima volta una cella in zona industriale, proprio dove si trovano gli ultimi riscontri visivi.
Siamo a Ceglie Messapica, nel cuore della Puglia. Da giorni, le ricerche proseguono a ritmo serrato. La prefettura ha attivato il piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, e una nuova riunione della cabina di regia è stata convocata nella mattinata di venerdì 11 aprile per coordinare gli sforzi.
Sul posto operano vigili del fuoco, volontari, forze dell’ordine e squadre cinofile, che perlustrano ininterrottamente ogni angolo del territorio: pozzi, campagne, sentieri isolati. Anche i droni sono stati impiegati per scandagliare le aree più difficili da raggiungere.
“Abbiamo il cuore distrutto“, ha dichiarato con voce spezzata il figlio della donna ai microfoni di un programma televisivo. La famiglia non perde la speranza, ma con il passare dei giorni cresce l’angoscia. Nessuna pista, al momento, è esclusa.