
Una nuova fase si apre nell’ambito dell’inchiesta sul delitto di Garlasco, con la riapertura delle indagini che ha portato alla nomina di un nuovo perito genetista. Ieri, 15 aprile, è stata ufficialmente indicata Denise Albani come esperta incaricata dell’incidente probatorio. Accanto a lei, in qualità di sovrintendente tecnico, lavorerà Domenico Marchigiani. Entrambi fanno parte della Polizia di Stato e il loro coinvolgimento è stato accolto positivamente dai legali che stanno collaborando con la Procura per far luce su nuovi elementi del caso.
I due specialisti operano all’interno della Polizia Scientifica, una scelta ritenuta rassicurante da più parti per la qualità e il rigore che questo corpo assicura nelle indagini tecniche. Albani è Commissario Capo Tecnico Biologo, mentre Marchigiani ricopre il ruolo di funzionario dattiloscopico presso la sede di Milano.

Solo al terzo paragrafo si scopre il contesto territoriale: le indagini sono seguite dalla Procura di Pavia, che ha recentemente iscritto nuovamente nel registro degli indagati Andrea Sempio, nonostante le precedenti archiviazioni nel 2017 e nel 2020. La nomina di Albani arriva dopo che la giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli ha accolto l’istanza di ricusa nei confronti del genetista Emiliano Giardina, precedentemente designato. Il motivo? Un’intervista rilasciata nel 2017 a una trasmissione televisiva che, secondo il gip, “potrebbe compromettere l’apparenza di imparzialità del perito”, sebbene ne abbia riconosciuto le “indiscusse capacità professionali”.
La nuova esperta, secondo quanto riportato da fonti aperte, vanta una laurea con lode in Scienze biologiche presso l’Università del Salento e un master in Genetica forense all’Università Tor Vergata. La sua formazione è arricchita da corsi e seminari di alto livello, tra cui un incontro sulla criminologia nel 2015, al quale partecipò anche Luciano Garofano, consulente della difesa di Sempio.
Tra i suoi ambiti di competenza: analisi del DNA, banca dati genetica, next generation sequencing, biostatistica forense, accertamenti di parentela e studio delle impronte latenti. Le sue qualifiche, abbinate all’esperienza sul campo, la rendono una figura chiave per le prossime fasi dell’inchiesta.
La prossima tappa è fissata al 16 maggio, quando i due esperti presteranno giuramento presso il Tribunale di Pavia, ufficializzando l’inizio delle nuove analisi genetiche.