
Un nome antico per una vicenda modernissima. Si chiama Romulus il bambino nato a febbraio da una relazione tra l’influencer Ashley St. Clair, 26 anni, e Elon Musk. Il piccolo sarebbe il quattordicesimo figlio del miliardario, che però non ha mai riconosciuto pubblicamente la paternità. Secondo quanto emerso, un test del DNA ordinato da un tribunale di New York avrebbe però confermato con una probabilità del 99,9999% che l’imprenditore sia il padre.
St. Clair, conosciuta per le sue posizioni conservatrici e per la sua attività sui social, ha raccontato che Musk le avrebbe inizialmente versato 2,5 milioni di dollari e successivamente offerto altri 15 milioni, più 100 mila dollari al mese fino ai 21 anni del bambino, in cambio del silenzio. A detta della donna, si tratterebbe di un’offerta simile a quella ricevuta da altre madri dei figli di Musk, come la cantante Grimes.

Dietro a queste cifre si celerebbero anche richieste bizzarre, come quella di partorire con cesareo per favorire lo sviluppo cerebrale del bambino o il divieto di sottoporlo alla circoncisione. St. Clair, che ha origini ebraiche, ha respinto entrambe le imposizioni. A riferirle queste condizioni sarebbe stato Jared Birchall, braccio destro del magnate, che avrebbe anche presentato alla donna un contratto che imponeva assoluto silenzio su Musk, mentre non poneva limiti all’imprenditore stesso.
Fino alla nascita del bambino, Musk avrebbe mantenuto una certa presenza, seppur saltuaria: un appartamento a Manhattan, mazzi di fiori, e due incontri con il piccolo Romulus. Poi, il tentativo di forzarla a firmare l’accordo, facendo leva su presunte minacce di morte ricevute per il suo sostegno a Trump. Ma Ashley non ha ceduto.
Quando ha deciso di rendere pubblica la vicenda con un post sulla piattaforma X, la stessa gestita da Musk, ogni traccia di riservatezza è svanita. Sono seguite foto, interviste, e dichiarazioni che hanno reso la vicenda un caso mediatico planetario.
I due si erano conosciuti proprio online, quando Musk aveva contattato la giovane via messaggio diretto, invitandola nei suoi uffici e poi su un volo privato per una visita a uno dei suoi figli. Durante un soggiorno caraibico, l’imprenditore avrebbe detto: “Perché aspettare?”. Da lì, la storia ha preso una piega che oggi è sotto gli occhi di tutti.