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Meloni a Washington, tutto sull’incontro più importante della sua vita: cosa c’è in gioco

Pubblicato: 16/04/2025 23:54

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata negli Stati Uniti per un importante vertice bilaterale con l’attuale inquilino della Casa Bianca, Donald Trump. L’incontro, fissato per le 18 (ora italiana), rappresenta un appuntamento chiave nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti. La premier e la sua delegazione saranno ospitate in una residenza storica riservata solo in occasioni di rilievo.

Meloni alloggerà infatti presso Blair House, l’edificio ottocentesco situato proprio di fronte alla Casa Bianca, sulla centralissima Pennsylvania Avenue. Questa struttura non viene aperta a tutti: ospita solo figure di altissimo profilo in visita ufficiale a Washington. La decisione di accogliere qui la delegazione italiana è stata interpretata da diversi osservatori come un segnale di grande attenzione diplomatica, data la rarità con cui negli ultimi anni viene messa a disposizione per leader stranieri.

Blair House è molto più di una guesthouse. Edificata nel 1824, è considerata un classico esempio di Federal Style, con i suoi mattoni rossi e un’eleganza sobria che riflette lo stile delle grandi dimore dell’epoca. In passato, questa residenza ha ospitato capi di Stato, leader mondiali e figure simboliche della politica internazionale. È anche il luogo in cui, secondo tradizione, i presidenti eletti degli Stati Uniti risiedono nei giorni precedenti l’insediamento ufficiale.

Nel corso della sua lunga storia, Blair House ha visto il passaggio di personaggi di rilievo come Charles De GaulleChaim WeizmanJawaharlal Nehrula Regina Elisabetta II, e Boris Yeltsin. Anche diversi leader italiani hanno soggiornato qui, tra cui Sandro Pertini nel 1982 e Giorgio Napolitano nel 2013, accolto dall’allora presidente Barack Obama per una visita di commiato.

Tra le stanze più significative c’è la Lee Dining Room, luogo in cui il presidente Harry Truman era solito tenere le sue riunioni più delicate. È in quella sala che prese forma il Foreign Assistance Act del 1948, che avviò il celebre Piano Marshall, pilastro della ricostruzione post-bellica dell’Europa. Si racconta anche che in quella stessa sala Truman lesse il “lungo telegramma” di George Kennan, primo passo verso l’elaborazione della dottrina Truman e l’inizio della Guerra Fredda.

Secondo una consuetudine non scritta, i leader europei in visita a Blair House rendono omaggio alla memoria storica del legame atlantico recandosi nella Lee Dining Room. Non è escluso che anche Giorgia Meloni, attenta al valore simbolico dei gesti, possa seguire questa tradizione durante la sua permanenza nella capitale americana.

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