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Trump: “Incassi record dalle tariffe”. La Cina: “Violenza non renderà grande l’America”

Pubblicato: 16/04/2025 10:26

Il volto dell’Occidente sta cambiando profondamente. A sostenerlo è la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che in una recente intervista ha dichiarato che “l’Occidente come lo conoscevamo non esiste più”. Le relazioni con gli Stati Uniti, storicamente solide, si sono fatte sempre più complesse, in particolare per le crescenti tensioni commerciali. L’Unione europea resta determinata a trattare con pragmatismo, mantenendo aperto ogni canale di dialogo, ma senza escludere nessuna opzione, neppure quella di diversificare i propri partner strategici, Cina inclusa.
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Proprio Pechino, attraverso il portavoce del ministero della Difesa Zhang Xiaogang, ha lanciato un duro monito agli Stati Uniti. “L’uso indiscriminato della forza non renderà di nuovo grande l’America”, ha dichiarato, criticando le intenzioni di Washington di aumentare la spesa per la difesa a 1.000 miliardi di dollari per il 2026. Per la Cina, questa scelta evidenzia la “natura bellicosa” degli Stati Uniti e una pericolosa ossessione per il dominio globale, malgrado l’elevato livello di indebitamento del Paese.

Sul fronte interno americano, Donald Trump rilancia con orgoglio la sua linea dura in materia economica. Su Truth Social, l’ex presidente ha dichiarato che gli USA stanno registrando incassi record dai dazi, e che l’inflazione è in calo. “Promesse fatte, promesse mantenute!”, ha scritto, sottolineando come i costi di benzina, generi alimentari e altri beni stiano diminuendo grazie alla sua politica tariffaria.

In Europa, però, l’effetto delle tensioni commerciali si fa sentire anche sui mercati. Milano ha aperto in calo dello 0,68%, con forti vendite nel settore automotive e tecnologico. Stellantis ha perso il 2,27%, mentre STMicroelectronics è la peggiore sul listino a -2,5%. Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha lanciato l’allarme: le politiche sui dazi e le regole ambientali mettono sotto pressione l’intera filiera dell’auto. In calo anche Pirelli, Iveco e Leonardo, mentre tra gli energetici Enel guadagna leggermente e Eni cede l’1,4%.

Il calo di Milano è in linea con l’andamento delle Borse europee, tutte in rosso questa mattina. Parigi perde lo 0,8%, Francoforte lo 0,64% e Londra lo 0,19%. I mercati guardano con preoccupazione le nuove restrizioni su Nvidia per l’export dei chip verso la Cina e attendono il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, previsto in serata. L’incertezza globale, alimentata da guerre commerciali, dazi e instabilità geopolitiche, pesa sempre più sui mercati internazionali.

In questo scenario in evoluzione, l’Europa è chiamata a giocare un ruolo autonomo e strategico. Le sfide sono enormi: bilanciare le relazioni con Washington, evitare l’isolamento, e allo stesso tempo non rinunciare a difendere i propri interessi industriali e commerciali. L’equilibrio è sottile, e il futuro dell’economia globale si giocherà anche su questi delicati equilibri diplomatici ed economici.

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Ultimo Aggiornamento: 16/04/2025 15:28

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