
Nonostante un avviso di allerta meteo gialla diramato dalla Protezione civile della Regione Campania per giovedì 17 aprile, la funivia del Monte Faito è rimasta attiva. L’allerta, valida dalle 14 alle 8 del giorno successivo, segnalava il rischio di «piogge e temporali», con la «possibilità di grandine, fulmini e raffiche di vento». Proprio intorno alle 14:40, il cavo di trazione dell’impianto ha ceduto, provocando la caduta della cabina in salita. A bordo si trovavano il macchinista e due coppie di turisti: quattro le vittime, tra cui Carmine Parlato, 59 anni, dipendente dell’Eav. Un turista è sopravvissuto ma versa in gravi condizioni.
La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo colposo, al momento senza indagati. L’impianto era stato riaperto solo il 10 aprile, dopo la consueta pausa stagionale e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, tra cui «la sostituzione della fune di soccorso avvenuta di recente con ditte qualificate», come riportato sul sito dell’Ente Autonomo Volturno (Eav), azienda pubblica regionale responsabile della gestione.

Le forze dell’ordine stanno ora verificando la regolarità degli interventi manutentivi, l’affidabilità dei materiali utilizzati e il rispetto delle procedure di sicurezza da parte delle ditte appaltatrici. «Nel mese di marzo 2024, la funivia del monte Faito è stata oggetto di verifica da parte degli ispettori dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali», ha fatto sapere Ansfisa. Inoltre, l’8 aprile scorso, Eav aveva trasmesso l’esito dei controlli, inclusi i test non distruttivi sui cavi, accompagnati da relazioni firmate dal direttore d’esercizio, che attestavano la piena idoneità dell’impianto.
Un altro nodo centrale dell’inchiesta riguarda la scelta di riaprire il servizio nonostante il maltempo. Nei giorni precedenti, dal 14 al 16 aprile, la funivia era rimasta chiusa nelle ore mattutine proprio a causa delle condizioni atmosferiche. Eppure il 17 aprile, si legge sul sito Eav, «dalle ore 11,20 il servizio funiviario riprende regolarmente». Poco dopo, la tragedia.
«Si è spezzato il cavo di trazione, ha funzionato il freno d’emergenza a valle ma evidentemente non quello della cabina che stava entrando nella stazione sulla sommità del Faito», ha dichiarato Luigi Vicinanza, sindaco di Castellammare di Stabia. «Una tragedia inimmaginabile e imprevedibile», ha commentato Umberto de Gregorio, presidente di Eav. «A volte si chiude in presenza di forte vento, evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop».