
Durante una conferenza internazionale, un momento fuori protocollo ha attirato l’attenzione dei presenti e degli osservatori. Dopo aver risposto in italiano a una domanda posta da un giornalista straniero, la presidente del Consiglio ha lasciato inizialmente spazio all’interprete ufficiale per la traduzione. Ma qualcosa di inaspettato è accaduto pochi istanti dopo.
Leggi anche: Russia-Ucraina, Marco Rubio: “Trump abbandonerà il tentativo di mediare un accordo di pace entro pochi giorni”
Leggi anche: Incontro Meloni-Trump, Michele Serra critico a Piazzapulita: “Mi ha fatto impressione”
Mentre l’interprete iniziava a tradurre le parole della premier, la stessa ha preso la parola interrompendo delicatamente il lavoro della traduttrice. Senza alcuna esitazione, ha continuato il proprio intervento in un inglese fluente, rivolgendosi direttamente alla platea internazionale. Il gesto ha sorpreso tutti in sala, rompendo per un attimo la rigidità del cerimoniale diplomatico.
Protagonista dell’episodio è stata Giorgia Meloni, che ha preferito tradurre personalmente la propria risposta per rendere il messaggio il più chiaro possibile. L’argomento era tutt’altro che marginale: si parlava degli impegni dell’Italia in tema di spesa per la difesa, un tema sempre molto seguito dai partner internazionali, soprattutto in ambito euro-atlantico.
«Mi è stato chiesto se abbiamo deciso e io ho detto che l’Italia sta raggiungendo il 2 per cento, non abbiamo specificato le percentuali ma siamo consapevoli che la difesa è importante per il futuro», ha dichiarato la premier, scandendo con cura ogni parola in inglese. Il passaggio ha evidenziato non solo una padronanza linguistica, ma anche la volontà di essere chiara e diretta, senza filtri o possibilità di fraintendimenti.
Il gesto ha ricevuto reazioni contrastanti. Da un lato c’è chi ha apprezzato la spontaneità e la sicurezza dimostrata, sottolineando come sia importante, in certi contesti, avere un contatto più immediato con l’interlocutore. Dall’altro, alcuni osservatori hanno notato una certa irritualità nella decisione di interrompere l’interprete, per quanto fatta con garbo.
Non è la prima volta che Meloni adotta uno stile comunicativo fuori dagli schemi classici: già in altre occasioni aveva scelto di intervenire direttamente in inglese, ma in questo caso l’effetto sorpresa è stato amplificato dalla dinamica dell’intervento. In un contesto dove la forma è spesso tanto importante quanto la sostanza, scegliere di metterci la voce, letteralmente, è un segnale politico che non passa inosservato.