
Un episodio di violenza inquietante ha scosso Prato nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 aprile. Una donna di 46 anni è stata sequestrata, rapinata e infine ferita gravemente con un colpo di pistola alla testa. L’allarme è scattato intorno all’una e mezza, quando la vittima, ricoperta di sangue, è stata trovata in strada mentre chiedeva aiuto. Subito trasportata d’urgenza in ospedale, è stata sottoposta a un intervento chirurgico e si trova ora in terapia intensiva.
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L’aggressore ha agito con premeditazione
Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile, l’aggressore – un uomo di origine cinese come la vittima – avrebbe pianificato l’azione nei minimi dettagli. Dopo aver atteso che la donna uscisse dal lavoro, nel cuore della Chinatown pratese, è salito all’improvviso nella sua auto, posizionandosi sui sedili posteriori e minacciandola.

La vittima è stata costretta a dirigersi verso una zona isolata di Vaiano, dove l’aggressore ha tentato di costringerla a trasferire 10mila euro tramite un pagamento digitale con il wallet del telefono. Quando si è accorto che la transazione non era riuscita, ha chiesto di tornare a Prato. Poco dopo ha estratto una pistola e ha sparato alla testa della donna, all’altezza dell’orecchio, per poi fuggire a piedi.
Collegamenti con tensioni nella comunità cinese
La vittima lavorava nello stesso locale dove, durante l’estate scorsa, si era verificato un altro tentato omicidio. Secondo la polizia e la Procura, questi episodi si inseriscono in un contesto di tensioni interne alla comunità cinese della zona, legate allo scontro tra gruppi criminali per il controllo del settore imprenditoriale. L’uomo ricercato è ancora in fuga e le indagini proseguono serrate per rintracciarlo e chiarire i legami con altri fatti di cronaca recenti.