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Coniugi mummificati, trovato il testamento: “L’erede che nessuno si aspettava”

Pubblicato: 19/04/2025 08:53

Per trent’anni nessuno li aveva davvero cercati. Nessun vicino aveva mai varcato il cancello, e nessuna voce si era più levata da quella villa incastonata tra le colline. Poi, un giorno qualsiasi, un gruppo di giovani appassionati di esplorazioni urbane ha aperto una porta e, senza volerlo, ha riscritto la fine di una storia rimasta sepolta nel silenzio. I corpi mummificati di Marco Steffenoni, 75 anni, e Maria Teresa Nizzola, 76, sono stati trovati così, in un’abitazione sospesa nel tempo, a Monte Ricco, tra Verona e Negrar.

Il fratello di Marco, Paolo Steffenoni, ha deciso di rompere il silenzio. «Non sono stati dimenticati», racconta. «Sono l’unico parente stretto di Marco e mi sono subito attivato per capire come garantire a lui e a Maria Teresa una degna sepoltura. Ma prima c’era una cosa fondamentale: scoprire se avevano lasciato scritto qualcosa». Il passaggio successivo è stato contattare la polizia mortuaria di Verona, che gli ha indicato la pista giusta. Le volontà di entrambi erano custodite da un notaio in Emilia.

Il testamento c’è. E lascia poco spazio ai dubbi. Entrambi, uniti nella vita e nella morte, hanno chiesto di essere sepolti nella cappella di famiglia di Maria Teresa, in un piccolo paese del Mantovano. Ma soprattutto hanno lasciato tutto il loro patrimonio al WWF, di cui erano soci dagli anni Ottanta. «Amavano la natura e gli animali. Non è una sorpresa per me», spiega Paolo.

Quel patrimonio è oggi difficile da quantificare. La villa era di Marco, ma Maria Teresa apparteneva a una famiglia facoltosa del Nord Italia, con numerosi immobili e attività. Anche per questo, il WWF ha già fatto sapere tramite i propri legali di voler onorare i desideri della coppia, una volta verificata la validità testamentaria.

C’è solo un dettaglio ancora da chiarire: la moglie potrebbe aver redatto più di un testamento. E sarà necessario stabilire quale sia quello più recente. Ma secondo quanto emerge dagli atti, l’intenzione della coppia sarebbe sempre stata la stessa: vivere in disparte e, alla fine, restituire tutto alla terra che amavano. «Hanno viaggiato, fatto beneficienza. E scelto l’isolamento. È una scelta da rispettare», conclude Paolo.

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Ultimo Aggiornamento: 19/04/2025 08:55

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