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Giorgia Meloni, perché indossa sempre il bianco: il motivo dietro la scelta

Pubblicato: 19/04/2025 09:15

Non è un caso, né un capriccio estetico. Se scorri le immagini di Giorgia Meloni durante eventi istituzionali, incontri bilaterali o conferenze stampa, noterai un filo conduttore candido che attraversa tutte le sue apparizioni pubbliche: il bianco. Tailleur, giacche, camicie. Sempre lui. Ma cosa si cela dietro questa scelta apparentemente semplice? Il bianco, per la presidente del Consiglio, non è solo un colore. È una dichiarazione d’intenti, un messaggio preciso. E prima di svelarne il significato, vale la pena fermarsi un attimo a osservare come il suo guardaroba sia diventato parte integrante della sua comunicazione politica.

Nel mondo della politica moderna, dove l’immagine pesa quanto i contenuti (e a volte anche di più), ogni dettaglio è studiato. E nel caso di Meloni, l’uso sistematico del bianco è parte di un disegno chiaro: trasmettere credibilità, autorevolezza e controllo, ma senza ricorrere a tinte forti o look aggressivi. In mezzo a una platea di leader spesso vestiti di scuro, lei sceglie il contrasto visivo. E lo fa in modo costante, al punto da trasformare questo colore in una sorta di divisa istituzionale. Anche da Donald Trump, nello studio Ovale, alla Casa Bianca la leader di FdI ha fatto questa singolare scelta.

Perché proprio il bianco? La risposta sta nel potere simbolico che questo colore porta con sé. In molte culture, è associato a purezza, trasparenza, equilibrio. Ma è anche il colore del foglio bianco, del nuovo inizio, dell’imparzialità. Meloni, leader di un partito identitario e spesso polarizzante, sembra voler suggerire un’immagine diversa: quella di una premier super partes, razionale, quasi tecnica. In un momento in cui ogni parola può essere un’esplosione, lei sceglie il silenzio cromatico. Parla il bianco, tacciono gli eccessi.

La ripetizione costante del bianco ha un effetto potente: crea riconoscibilità. Come i maglioncini di Steve Jobs o i blazer di Angela Merkel, anche Meloni ha trovato la sua uniforme, un segno distintivo che la separa visivamente da tutti gli altri. Ma attenzione: non si tratta solo di look. È una strategia comunicativa. In un mondo ipervisivo come il nostro, un’immagine coerente e facilmente identificabile è un vantaggio enorme. Ogni apparizione diventa un tassello di un racconto visivo, che si imprime nella memoria dell’elettore.

Indossare il bianco vuol dire anche controllare la narrazione. Il colore non urla, non provoca, ma domina la scena. È elegante, ma non frivolo. È forte, ma non minaccioso. E proprio in questa apparente neutralità si nasconde il vero potere del bianco: quello di neutralizzare le critiche, di smorzare i toni, di portare tutto sul piano istituzionale. Meloni lo sa e lo usa. Con intelligenza.

Sì, ogni tanto cambia. Ma mai troppo. Il beige fa capolino, il blu fa qualche timida incursione. Eppure, il bianco resta il colore dominante. Perché funziona, perché comunica, perché è diventato parte del personaggio pubblico. In tempi in cui tutto è comunicazione, anche un abito parla. E nel caso di Giorgia Meloni, il bianco non è solo una scelta di stile, ma un gesto politico a tutti gli effetti. Perché nella nuova politica, fatta anche d’immagini e impressioni, il colore giusto può valere quanto un discorso ben costruito. E la premier italiana, da comunicatrice esperta, lo ha capito benissimo.

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