
I Principi del Galles, Kate Middleton e William, non parteciperanno quest’anno alla tradizionale messa di Pasqua nella Cappella di San Giorgio, al Castello di Windsor. Una decisione che, pur non senza precedenti, ha acceso polemiche e critiche, anche per via della lunga assenza pubblica della Principessa.
La scelta, comunicata in forma riservata, conferma che Kate e William trascorreranno la Pasqua ad Anmer Hall, la loro residenza nel Norfolk, insieme ai genitori di lei, Carole e Michael Middleton. Un ritorno alle origini, quasi a voler rivendicare un tempo privato, lontano dai riflettori e dagli obblighi istituzionali.
L’anno scorso l’assenza di Kate alla funzione era stata giustificata dalle cure contro il cancro. Quest’anno la motivazione appare diversa: la famiglia si è semplicemente ritirata a vita privata, dopo una breve riapparizione della Principessa il giorno di San Patrizio e una settimana bianca sulle Alpi francesi.
Ad Anmer Hall, la coppia tiene viva una consuetudine più raccolta: la caccia alle uova di cioccolato per i piccoli George, Charlotte e Louis. Un momento familiare, lontano dal protocollo, ma che molti osservatori considerano anche un passo indietro rispetto al ruolo pubblico di Kate e William.
Non è la prima volta che i Principi del Galles scelgono di non partecipare alla messa reale: già tra il 2011 e il 2013, e poi nel 2015 e 2016, la coppia aveva disertato la cerimonia. Durante la pandemia, nel 2020 e 2021, la funzione fu sospesa. L’ultima apparizione di Kate alla messa risale al 2023, quando partecipò con il piccolo Louis, alla sua prima uscita ufficiale in occasione della Pasqua.
Anche Carlo, quando era Principe del Galles, non fu mai particolarmente assiduo alla messa di Pasqua. Ma da quando è salito al trono e divenuto Capo della Chiesa anglicana, la sua presenza è diventata simbolica e necessaria. La sua partecipazione a Windsor, nonostante la recente diagnosi oncologica, ha rafforzato l’idea di un sovrano presente nei momenti istituzionali chiave.
La decisione di Kate e William non è solo familiare: ha inevitabilmente un valore pubblico. E mentre molti difendono il diritto alla privacy e al riposo, altri sottolineano come l’assenza a fianco del Re, in un momento così delicato per la monarchia, sollevi dubbi sulla dedizione al ruolo e sulle responsabilità che il titolo comporta. Un interrogativo che, a Pasqua, pesa più di un semplice appuntamento saltato.