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Immenso “buco” sul Sole è rivolto verso la Terra: il plasma ci colpirà a Pasquetta

Pubblicato: 20/04/2025 10:31

ROMA – Una tempesta solare investirà la Terra lunedì 21 aprile, proprio nel giorno di Pasquetta. A causarla è un gigantesco buco coronale apertosi sull’atmosfera esterna del Sole, una struttura tanto vasta da superare il diametro di decine di pianeti Terra affiancati e perfettamente orientata verso il nostro pianeta. Il fenomeno ha spinto gli scienziati della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) a diramare un bollettino di allerta per una tempesta geomagnetica G2, cioè di intensità moderata.

Possibili conseguenze sulla Terra

Le conseguenze non saranno trascurabili. Secondo gli esperti, le tempeste di questa classe possono provocare sbalzi di tensione nei sistemi elettrici, in particolare nelle regioni a latitudini elevate, e potenziali danni ai trasformatori. Il vento solare, colpendo la magnetosfera terrestre, può inoltre interferire con il funzionamento dei satelliti, costringendo i centri di controllo a correggerne le orbite per evitare problemi legati all’aumento della resistenza atmosferica. Non sono da escludere interruzioni nelle comunicazioni radio a onde corte (HF) e anomalie nei sistemi di navigazione utilizzati da alcune specie animali, in particolare gli uccelli migratori, che si orientano sfruttando il campo magnetico terrestre.

Un buco coronale eccezionalmente esteso e attivo

I buchi coronali sono aree dell’atmosfera solare che appaiono scure se osservate nei raggi X o nell’ultravioletto estremo. Al loro interno il plasma risulta più freddo e meno denso, e il campo magnetico aperto consente al vento solare di fuggire liberamente nello spazio. La formazione attualmente visibile si trova nella zona meridionale e centrale del disco solare, puntata esattamente verso la Terra. Una seconda struttura, più piccola, si estende poco sopra quella principale.

In genere, i disturbi generati dai buchi coronali sono meno intensi rispetto a quelli provocati da brillamenti solari di classe X o dalle più violente espulsioni di massa coronale (CME). Tuttavia, ciò non significa che i loro effetti siano trascurabili: alcune tempeste G2, infatti, in passato si sono rivelate più forti del previsto.

Al momento non si prevedono aurore boreali visibili in Italia, come accaduto recentemente. Il fenomeno sarà comunque monitorato in tempo reale dagli enti scientifici internazionali, pronti ad aggiornare il livello di allerta in base all’evoluzione del vento solare. L’attenzione resta alta: Pasquetta potrebbe portare con sé non solo gite fuori porta, ma anche una scossa cosmica proveniente dal Sole.

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