Sarà una giornata di passaggio, di quelle che non si decidono mai: non è più inverno, ma la primavera fa ancora fatica a prendersi il suo spazio. Lunedì 21 aprile inizierà con il cielo pesante sopra gran parte del Nord, dove la pioggia arriverà piano, silenziosa, bagnando i marciapiedi senza far rumore. Sulle Alpi e sul Nordest le gocce si faranno più fitte nel pomeriggio, quasi un velo opaco che sfuma le cime ancora fredde. Ma poi, quasi senza preavviso, verso sera il cielo si apre, come se avesse deciso di lasciarci respirare.
Sull’Appennino centrale, il giorno si sveglierà con una luce grigia, interrotta a tratti da piovaschi nervosi, colline che si bagnano e si asciugano nel giro di poche ore. In Sardegna, invece, la pioggia sarà più decisa, spinta da venti che girano attorno a una piccola bassa pressione: bagnano le campagne, fanno correre le nuvole sopra i tetti, sferzano gli alberi che già avevano creduto all’arrivo dell’estate. Tra il pomeriggio e la sera, qualche squarcio di luce proverà a farsi largo, ma resterà una tregua incerta.
A Roma, il cielo resterà in bilico per tutta la giornata. Le nuvole scorreranno veloci, come pensieri stanchi, e tra le 11 e le 20 ci sarà il rischio di temporali improvvisi. Ma quando non piove, l’aria sarà tiepida, e la città sembrerà sospesa, con i platani che brillano sotto la luce lattiginosa del pomeriggio. Le temperature saranno dolci: 12 gradi al mattino, 24 nel cuore del giorno.
Al Sud, la vera protagonista sarà la Sicilia. Qui il cielo si chiuderà presto, e la pioggia scenderà con forza, soprattutto sulle coste settentrionali. I temporali saranno intensi, rapidi e rumorosi, con i tuoni che rotolano tra i monti e il mare. Le altre regioni meridionali saranno più fortunate: il grigio dominerà, ma senza troppi scossoni. Resterà quella luce opaca che non scalda e non infastidisce, quella che accompagna i giorni in attesa.
L’Italia, insomma, vivrà un lunedì in bilico tra pioggia e sole, tra ombre mobili e schiarite timide. Un clima instabile, perfettamente primaverile: imperfetto, affascinante, mutevole come un ricordo.