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Resinovich, Visintin scappa da Trieste. L’esperto: “Quei video manipolati così”

Pubblicato: 20/04/2025 17:44

Sebastiano Visintin, indagato per l’omicidio della moglie Liliana Resinovich, ha nuovamente lasciato la sua abitazione a Fano (Marche) durante le festività pasquali del 2025. Dopo un viaggio in Austria, Visintin ha deciso di fuggire ancora una volta, spiegando al quotidiano Il Piccolo che la decisione è stata dettata dalla pressione dei media. «Colpa dei giornalisti. Gli assalti delle tv sono incessanti, anche di notte. Mi suonano il campanello, battono alla porta, mi aspettano fuori. Non c’è rispetto, questo non è giornalismo», ha dichiarato, accusando i giornalisti di invadere la sua privacy e di creare un clima insostenibile. Visintin ha anche girato un video per documentare l’assalto delle troupe giornalistiche davanti alla sua casa.

Il sequestro di coltelli e la crescente tensione

Il caso di Visintin è diventato sempre più controverso. Dopo che Chi l’ha visto? ha rivelato che nella macchina di Liliana Resinovich sono stati trovati dei coltelli, il pubblico ha posto una maggiore attenzione sul numero di coltelli sequestrati a Visintin, ben 700. La pressione mediatica e le indagini in corso sembrano averlo messo sotto una crescente tensione, tanto che Visintin ha seguito il consiglio dei suoi avvocati, Alice e Paolo Bevilacqua, e ha minacciato di chiamare le forze dell’ordine in caso di ulteriori intrusioni.

Una delle vicende più drammatiche nella cronaca di Visintin è la perquisizione notturna della sua abitazione. Sebastiano ha raccontato di aver aperto la porta agli agenti, che hanno perquisito la casa per sette ore. Nonostante non abbia opposto resistenza, Visintin ha sottolineato che l’esperienza non è stata facile. «Non è stata una bella esperienza», ha affermato, pur dichiarando di aver cooperato pienamente con gli investigatori.

I video e il possibile inganno

Un altro elemento cruciale nel caso è rappresentato dai video girati da Visintin la mattina dell’omicidio di Liliana. Questi filmati sono stati al centro di un’inchiesta che coinvolge due periti nominati dagli avvocati dell’indagato. Secondo Paolo Ferrini, un esperto in materia, i video potrebbero essere stati manipolati. Ferrini ha notato alcune anomalie nei filmati, come l’impossibile velocità di percorrenza di tratti di strada. «Ritengo che possano essere state manipolate a posteriori», ha affermato Ferrini, inviando il suo studio all’autorità giudiziaria.

Il caso di Sebastiano Visintin rimane ancora avvolto nel mistero. Le indagini proseguono, ma l’uomo, pur dichiarandosi innocente, sembra essere sempre più al centro di un intricato intreccio di accuse, pressioni mediatiche e indagini in corso.

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Ultimo Aggiornamento: 20/04/2025 18:29

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