
Avvolta dalla vegetazione, nascosta in un bosco nei pressi di Fosdinovo, in provincia di Massa-Carrara, una vecchia Lancia Y bianca è riemersa dopo anni di silenzio. Sabato mattina, due giovani cercatori di metalli rari si sono imbattuti nella vettura e, aprendo lo sportello, hanno scoperto un mucchio di ossa sul sedile del conducente.
I ragazzi hanno immediatamente dato l’allarme ai Carabinieri di Fosdinovo, che hanno attivato il nucleo operativo della compagnia di Carrara. I militari hanno isolato l’area e recuperato i resti, su cui la Procura di Massa-Carrara ha disposto esami biologici per accertarne l’identità.
I sospetti sulla scomparsa di Luciani
Secondo le prime ipotesi investigative, si tratterebbe quasi certamente di Angelo Paolo Luciani, il 56enne sparito nel nulla da Sarzana il 3 novembre 2015. Il modello dell’auto coincide, e anche il GPS aveva emesso l’ultimo segnale proprio dalla zona in cui è stato fatto il ritrovamento.
Il caso di Luciani era diventato noto anche grazie alla trasmissione Rai Chi l’ha visto?, che aveva acceso i riflettori su una vicenda che fin dall’inizio appariva senza spiegazioni. L’uomo si era allontanato da casa in abiti da casa, lasciando una pentola sul fornello acceso, come se avesse previsto di rientrare dopo pochi minuti.
Un’ipotesi mai esclusa: l’incidente
Nel 2020 l’inchiesta fu archiviata come allontanamento volontario, ma la famiglia non si è mai rassegnata e ha continuato a chiedere che le ricerche proseguissero. Ora la scoperta di quei resti potrebbe restituire finalmente una verità.
La pista più accreditata è quella di un incidente: l’auto potrebbe essere uscita di strada in una zona impervia, finendo fuori vista in un punto irraggiungibile e inghiottito dalla vegetazione. Una tragedia silenziosa, rimasta nascosta per quasi dieci anni.