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Dallo schiaffo alla fedele alle suore “bacchettone”: tutte le “stranezze” di Papa Francesco

Pubblicato: 21/04/2025 14:51

Papa Francesco è morto oggi all’età di 88 anni. Il suo pontificato ha lasciato un segno profondo, anche per il suo modo diretto e spontaneo di comunicare. Ha sorpreso, spiazzato, fatto discutere. Ha usato parole forti e gesti inaspettati. Ha rotto schemi. Ha spinto la Chiesa in un terreno nuovo, non sempre compreso, spesso commentato.
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Lo schiaffo alla donna cinese

Il 31 dicembre 2019, dopo il Te Deum in piazza San Pietro, una fedele cinese afferrò il braccio del Papa. Lui reagì d’istinto, con qualche schiaffetto sulla mano. Si scusò il giorno dopo: “Anche io perdo la pazienza. Chiedo scusa per il cattivo esempio”. Pochi giorni dopo, durante un’udienza generale, accolse con una battuta una suora africana che si avvicinava con entusiasmo: “Ho paura! Tu mordi!”.
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Il caso della “frociaggine”

Il 20 maggio 2024, durante un incontro con i vescovi italiani, Papa Francesco usò un termine forte: “Nella Chiesa c’è già troppa frociaggine”. La frase, riferita alla presenza di omosessuali nei seminari, provocò una bufera. Il giorno dopo arrivò la precisazione del portavoce vaticano Matteo Bruni: “Il Papa non ha voluto offendere nessuno. Rivolge le sue scuse a chi si è sentito colpito”.

Nonostante le polemiche, il 12 giugno 2024, durante un incontro con i sacerdoti romani, il Pontefice tornò sull’argomento: “In Vaticano c’è aria di frociaggine”. Un’espressione che riaccese il dibattito, soprattutto alla luce delle sue parole storiche del 2013: “Chi sono io per giudicare un gay?”.

Le frasi sulle suore

Il 22 ottobre 2021, davanti alle Figlie di Maria Ausiliatrice, Papa Francesco disse: “Siete madri e non zitellone”. Invitò le religiose alla castità feconda e mise in guardia dalla mondanità spirituale. La frase fece rumore e sollevò reazioni critiche per il tono considerato sessista.

“Il pugno per la mamma”

Il 15 gennaio 2015, parlando dei fatti di Charlie Hebdo, il Papa condannò la violenza in nome di Dio. Ma aggiunse: “Se un amico insulta mia madre, gli do un pugno”. Il tono diretto colpì l’opinione pubblica. Pochi giorni dopo, parlando di procreazione responsabile, usò un’altra espressione forte: “Non dobbiamo fare figli come i conigli”. Le famiglie numerose si sentirono bacchettate.

I gesti fuori copione

Una recentissima foto dell’incontro con JD Vance

Il 6 ottobre 2016, durante un evento in Vaticano, Papa Francesco si alzò per ringraziare Ban Ki-Moon, credendo che avesse finito il suo intervento. Ma l’ex segretario dell’ONU stava ancora parlando. Il Papa si rimise a sedere. Il gesto provocò imbarazzo.

Il 18 maggio 2024, all’Arena di Verona, durante il brano “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo” cantato da Ligabue, il Papa guardò l’orologio. Era il momento della strofa “Io non lo so / quanto tempo abbiamo / quanto ne rimane”. Il gesto fece sorridere il pubblico e diventò virale sui social.

Un Papa che ha lasciato il segno

Papa Francesco ha usato parole forti, gesti spontanei, espressioni popolari. Ha rotto le formalità. Ha scelto la sincerità. Ha diviso, ma anche avvicinato. Ha cambiato il modo di essere Papa. E oggi, con la sua scomparsa, il mondo ne sente Con tutte le sue luci e le sue ombre, ha lasciato un segno che resterà.

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Ultimo Aggiornamento: 21/04/2025 15:06

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