
Con la morte di Papa Francesco, si chiude un pontificato di dodici anni che ha segnato profondamente la storia della Chiesa Cattolica e il panorama globale. Durante il suo incarico, Jorge Mario Bergoglio ha cercato di mettere al centro del dibattito temi come la solidarietà verso i poveri, l’accoglienza dei migranti, la tutela dell’ambiente e la costruzione della pace.
Nonostante il forte apprezzamento ricevuto da milioni di fedeli in tutto il mondo, Bergoglio non ha mai smesso di suscitare critiche da parte di alcuni ambienti ecclesiastici e politici, che hanno spesso mal tollerato la sua visione inclusiva e il suo impegno per una Chiesa vicina agli “ultimi”.
Oggi, mentre la maggior parte del mondo lo piange, non mancano voci fuori dal coro, espressione di un dissenso che ha accompagnato l’intero pontificato di Francesco. Tra queste spicca quella della deputata statunitense Marjorie Taylor Greene, nota esponente del fronte MAGA (Make America Great Again), che ha scelto di reagire alla notizia con parole che non hanno tardato a suscitare polemiche.

Taylor Greene: «Il male sta venendo sconfitto»
La deputata della Georgia, vicina all’ex presidente Donald Trump, ha utilizzato il social network X (ex Twitter) per commentare la scomparsa del Pontefice con un messaggio che ha fatto scalpore. «Oggi ci sono stati cambiamenti di grande importanza nelle leadership globali», ha scritto, lasciando intendere che la morte di Francesco rappresenti, secondo lei, una svolta positiva.
In un successivo intervento, Greene ha esplicitato il suo pensiero, definendo la scomparsa del Papa come un segno che «il male sta venendo sconfitto per mano di Dio». Parole forti, che si allineano a quelle di un altro critico storico di Bergoglio, l’ex arcivescovo Carlo Maria Viganò, già nunzio apostolico negli Stati Uniti.
Viganò, scomunicato nel 2024 proprio da Papa Francesco, ha dichiarato: «La sua anima non è scomparsa, né si è dissolta: egli dovrà rendere conto dei crimini di cui si è macchiato, primo fra tutti l’aver usurpato il soglio di Pietro per distruggere la Chiesa Cattolica e perdere tante anime».
Dalla Chiesa «posseduta da Satana» alle teorie complottiste: chi è Marjorie Taylor Greene
La reazione di Taylor Greene non sorprende chi conosce la sua storia politica e il suo linguaggio incendiario. La deputata, che si autodefinisce «cristiana, mamma, proprietaria di una piccola azienda, orgogliosa americana al 100% pro-vita pro-armi e pro-Trump», è nota per le sue posizioni estremiste e per il suo legame con il movimento Q-Anon.
Non è nuova ad attacchi contro Papa Francesco: nel 2022, durante un’intervista alla CNN, aveva affermato che la Chiesa Cattolica fosse «controllata da Satana», una dichiarazione che suscitò un’ampia condanna ma che le garantì ulteriore visibilità tra le fila del movimento MAGA.
Nel corso degli anni, Greene ha sostenuto una vasta gamma di teorie del complotto, tra cui il celebre «Pizzagate», che accusava leader democratici di gestire un inesistente circuito pedofilo, e le tesi sulle frodi elettorali che avrebbero consegnato la vittoria a Joe Biden nel 2020. A queste si aggiungono le sue prese di posizione negazioniste sul Covid-19, le accuse infondate sull’attacco dell’11 settembre e altre narrazioni che hanno fatto breccia tra i sostenitori di Trump.
Una figura di spicco nel fronte MAGA
Nonostante le sue dichiarazioni controverse, Greene è una delle figure più influenti all’interno del Partito Repubblicano. Sebbene non sia stata scelta come candidata alla vicepresidenza da Trump, la deputata mantiene un rapporto diretto con la Casa Bianca, come dimostrato da una foto rubata di lei al telefono con Susie Wiles, capa di gabinetto dell’ex presidente.