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Papa Francesco, il testamento: “Seppellitemi in terra, sulla mia tomba solo Franciscus”

Pubblicato: 21/04/2025 20:36

Nel suo testamento spirituale e umano, redatto nel 2022 e reso noto in queste ore, papa Francesco ha indicato con semplicità e determinazione i dettagli delle sue esequie. La richiesta principale è chiara: una sepoltura in terra, semplice, senza decorazioni, con l’unica iscrizione “Franciscus”. Nessun epitaffio, nessun simbolo regale. Solo il nome scelto per il pontificato, inciso sulla pietra.

La tomba sarà collocata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, nella navata laterale tra la Cappella Paolina, che custodisce l’icona della Salus Populi Romani, tanto cara al Pontefice, e la Cappella Sforza. Francesco ha disposto che le spese siano coperte da una somma donata da un benefattore, già destinata e affidata a monsignor Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano. Anche in questo passaggio si conferma il desiderio del Papa di non gravare sulla Chiesa né sulle finanze vaticane.

Un ultimo gesto di fede e umiltà

Nel congedo del testo, il Papa affida il senso della sua sofferenza al disegno divino: “La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli”. Un lascito coerente con l’intero pontificato, che ha fatto della misericordia, del dialogo e della pace le sue parole chiave. E congedandosi, Francesco chiede solo una cosa: “Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me”.

Il documento

“Miserando atque Eligendo. Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.

Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura.

La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale li ho sempre affidati alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.

Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario mariano, dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico, ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarla per la docile e materna cura.

Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale, come indicato nell’accluso allegato. Il sepolcro deve essere nella terra: semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus.

Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto a dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.

Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli”.

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Ultimo Aggiornamento: 21/04/2025 20:53

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