
Con la morte di Papa Francesco, si apre una nuova fase per la Chiesa cattolica. I cardinali si preparano a entrare in Conclave per eleggere il nuovo Pontefice, e tra i nomi che circolano con più insistenza spiccano diversi italiani, segno di un possibile ritorno a un papato tricolore dopo oltre un decennio di guida argentina.
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Chi è Pietro Parolin
Il primo nome sulla bocca di molti è quello di Pietro Parolin, 70 anni, attuale Segretario di Stato vaticano. Uomo di grande equilibrio, esperto di diplomazia e influente nelle relazioni internazionali della Santa Sede, Parolin rappresenta una figura rassicurante per chi auspica una continuità nella linea di governo e una forte capacità di mediazione nei contesti globali.
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Altro candidato autorevole è Matteo Maria Zuppi, 69 anni, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Pastore vicino alla gente, noto per l’impegno nel dialogo interreligioso e nella mediazione dei conflitti, Zuppi incarna lo spirito più pastorale e sociale della Chiesa post-conciliare, con uno stile spesso accostato a quello dello stesso Francesco.
In crescita anche il profilo di Pierbattista Pizzaballa, 59 anni, Patriarca latino di Gerusalemme. La sua esperienza diretta nelle terre più complesse del cristianesimo e il suo lavoro per il dialogo tra le fedi in Medio Oriente ne fanno una figura giovane, moderna e con una forte impronta internazionale.
Gli outsider italiani
Più defilato, ma ancora presente nel dibattito, Fernando Filoni, 78 anni, già prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Uomo di grande cultura e vasta esperienza nelle missioni, è considerato un punto di riferimento per i settori più tradizionali della Chiesa.
L’ipotesi di un papa italiano, dunque, è tutt’altro che marginale. Dopo due papi stranieri, l’Italia potrebbe tornare al centro della cattolicità universale. Ma, come sempre, sarà lo Spirito Santo – e il voto dei cardinali – a decidere.