
In un momento di profondo dolore per l’Italia e per il mondo intero, colpiti dalla scomparsa di Papa Francesco, anche il mondo dello spettacolo si è fermato, riflettendo sull’enorme impatto di una figura che ha attraversato i cuori di credenti e non. Tra le tante voci che si sono espresse in queste ore, Jovanotti ha condiviso un messaggio che va oltre la semplice comunicazione di servizio, trasformandosi in un vero e proprio omaggio.
Sui social, con parole cariche di significato, ha voluto rivolgersi direttamente al suo pubblico, che in questi giorni si stava interrogando sul destino degli eventi previsti nella Capitale. L’artista ha spiegato di aver raggiunto Roma con tutta la sua squadra già il giorno prima, ignari della notizia che di lì a poco avrebbe colpito l’intero Paese: “Tutta la squadra di PalaJova è arrivata a Roma ieri mattina e come tutti abbiamo appreso in diretta la notizia della morte di Papa Francesco”.

Il messaggio prosegue con una riflessione intensa e rispettosa: “Volevamo bene a Francesco e soprattutto lui ne voleva a noi tutti 9 miliardi di abitanti del mondo, ce lo ha ripetuto ogni giorno del suo pontificato. La sua presenza è stata un dono per tutti, non lo dimenticheremo”. Parole che colpiscono per la loro sincerità e che fanno intuire quanto la figura del Pontefice abbia toccato anche il mondo dell’arte e della musica.
E poi, la decisione. Dopo ore di incertezze e voci di una possibile sospensione, Jovanotti ha scelto di rompere il silenzio: i concerti previsti al Palazzo dello Sport il 23, 25, 26, 28, 29 aprile e l’1 e 2 maggio si terranno regolarmente. Un modo per trasformare il dolore in energia, per celebrare la “gioia”, parola simbolo del pontificato di Francesco, attraverso la musica e l’incontro con il pubblico.
“Suoneremo a Roma a partire da stasera. Moltissimi hanno programmato da tempo di partecipare a questi concerti, in molti arrivando da lontano. Suoneremo e realizzeremo i concerti romani con tutto il nostro slancio e la nostra passione di sempre, e più di sempre”, ha concluso Jovanotti. Un gesto che parla di rispetto, ma anche di speranza e continuità.