
La Commissione europea ha inflitto due maxi-sanzioni alle big tech Apple e Meta, rispettivamente da 500 e 200 milioni di euro, per violazioni del Digital Markets Act (DMA), la nuova normativa europea pensata per frenare gli abusi di potere delle grandi piattaforme online. È la prima applicazione concreta del regolamento, entrato in vigore nel 2023, e il messaggio di Bruxelles è chiaro: l’era dell’autoregolamentazione è finita.
Per Apple, la multa arriva per aver limitato la libertà degli sviluppatori nel segnalare agli utenti opzioni d’acquisto più vantaggiose al di fuori dell’App Store. La Commissione ha stabilito che Cupertino ha violato il principio dello “steering”, impedendo, con restrizioni tecniche e commerciali, una concorrenza leale.
“Non abbiamo visto prove che giustifichino queste restrizioni”, ha spiegato Bruxelles, ordinando ad Apple di rimuoverle e di non reiterare comportamenti simili. La replica dell’azienda è stata dura: “La Commissione ci prende di mira ingiustamente e danneggia la sicurezza dei nostri utenti. Faremo ricorso”, ha dichiarato un portavoce.
La sanzione a Meta
Meta è stata invece sanzionata per il contestato modello pubblicitario “consent or pay”, introdotto nel novembre 2023. Agli utenti veniva imposto di scegliere tra l’accettazione della pubblicità personalizzata, che implica una combinazione massiva dei dati personali, o il pagamento di un abbonamento per evitare gli annunci.

Secondo la Commissione, questa non è una scelta reale, né consente un consenso davvero libero, contravvenendo al DMA. “Si tratta di una multa mascherata da riforma strutturale“, ha protestato Joel Kaplan, vicepresidente di Meta, accusando l’Ue di penalizzare le aziende americane.
La posizione di Bruxelles
Bruxelles, però, tira dritto. “Il DMA serve a creare un mercato digitale più equo. Protegge i consumatori europei e garantisce parità di condizioni”, ha dichiarato Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione con delega alla Concorrenza. E chiarisce che, in caso di ulteriori inadempienze, potranno scattare sanzioni giornaliere fino al 5% del fatturato.
Nel frattempo, una piccola vittoria per Meta: Facebook Marketplace esce dall’elenco dei servizi soggetti al DMA, non avendo più superato la soglia dei 10.000 utenti business nel 2024. Il braccio di ferro tra l’Unione Europea e i colossi digitali è appena cominciato, e le multe miliardarie sono il segnale di uno scontro molto duro.