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“Avevamo ancora cose da fare insieme”: il ricordo commosso di Nella Bergoglio, cugina di Papa Francesco

Pubblicato: 23/04/2025 21:43

«Avevamo ancora cose da fare insieme». Con queste parole piene di affetto e rimpianto, Nella Bergoglio, cugina di Papa Francesco, ricorda il Santo Padre dalla sua casa nel Cuneese, dove il legame con il Papa venuto “dalla fine del mondo” è sempre stato sentito come profondamente familiare.

Nella, che ha spesso raccontato episodi della loro infanzia e dei contatti mantenuti nel tempo nonostante la distanza, sottolinea con emozione quanto Jorge Mario Bergoglio fosse rimasto legato alle sue radici piemontesi. «Era uno della nostra famiglia, molto legato al Piemonte: dall’Astigiano e dal Monferrato aveva preso un po’ della nostra terra», spiega, restituendo il ritratto di un Pontefice che non ha mai dimenticato le origini italiane della sua famiglia emigrata in Argentina.

Un legame che si esprimeva anche nella cucina, uno dei ricordi più intimi e vivi del passato: «Amava la bagna cauda, perché nonna Rosa, a cui era molto legato da bambino, gli aveva fatto conoscere in Argentina la cucina tipica piemontese», racconta con un sorriso nostalgico. È proprio nonna Rosa Vasallo, figura centrale nella formazione affettiva e spirituale di Papa Francesco, a tornare spesso nei ricordi familiari: fu lei, secondo lo stesso Papa, a trasmettergli la fede semplice e tenace, che poi sarebbe diventata la cifra del suo pontificato.

Nel frattempo, Roma è al centro del cordoglio mondiale per la scomparsa del Pontefice. La camera ardente allestita a Santa Maria Maggiore, dove il corpo di Francesco è esposto ai fedeli, è visitata da decine di migliaia di persone. Le lunghe file, ordinate e silenziose, testimoniano l’amore e la riconoscenza che in tanti provano per il Papa che ha saputo parlare al cuore della gente, con uno stile sobrio, diretto, umile. Secondo le disposizioni vaticane, l’esposizione durerà fino a venerdì 25 aprile, quando alle ore 20 è prevista la cerimonia della chiusura della bara e la successiva tumulazione nella cripta della basilica stessa, scelta da Francesco come sua ultima dimora.

I funerali solenni si terranno sabato 26 aprile in Piazza San Pietro, alla presenza di capi di Stato, autorità religiose e delegazioni internazionali, ma anche di migliaia di fedeli comuni provenienti da ogni parte del mondo. La celebrazione sarà presieduta dal decano del Collegio cardinalizio, secondo il rito previsto in caso di morte del Papa regnante. Si prevede un evento di proporzioni storiche, blindato sul piano della sicurezza e carico di significato sul piano spirituale: l’ultimo saluto a un Pontefice che ha segnato un’epoca, raccogliendo sfide complesse e lasciando un’eredità fatta di accoglienza, dialogo e misericordia.

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