Vai al contenuto

Chi può diventare Papa? I requisiti, il Conclave e il mito della papessa

Pubblicato: 23/04/2025 20:00

Con la sede papale vacante dopo la morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, l’attenzione del mondo si concentra sul processo che porterà all’elezione del suo successore. Ma chi può davvero diventare Papa? La risposta, sorprendente per molti, è che chiunque – o quasi – può ascendere al Soglio Pontificio, almeno dal punto di vista formale.


I requisiti per diventare Papa: meno vincoli di quanto si pensi

Secondo la legge canonica e la tradizione della Chiesa cattolica, i requisiti fondamentali per essere eletti Papa sono appena tre:

  • essere uomini;
  • essere battezzati;
  • essere celibi.

Non è necessario essere vescovi, né cardinali. In teoria, anche un laico potrebbe essere scelto. In tal caso, l’eletto dovrebbe essere ordinato sacerdote e vescovo in modo accelerato, come accadde nel 963 con Papa Leone VIII, unico laico nella storia a essere eletto Pontefice. Tuttavia, per consuetudine consolidata, il Papa viene eletto tra i cardinali, figura di rilievo all’interno della gerarchia ecclesiastica.

Il sesso, però, rappresenta un vincolo insormontabile: una donna non può diventare Papa, in virtù dell’interpretazione della dottrina cattolica che riserva il sacerdozio agli uomini.


Il Conclave e i voti necessari per l’elezione

L’elezione del nuovo Pontefice avverrà durante il Conclave, che inizierà il 6 maggio 2025. I cardinali elettori sono 133, e per l’elezione del nuovo Papa è necessaria una maggioranza qualificata dei due terzi: 89 voti.

L’elezione oggi avviene solo per scrutinio segreto. Se dopo 33 votazioni non si raggiunge un accordo, si passa a un ballottaggio tra i due cardinali più votati nell’ultima tornata. Anche in questo caso serviranno due terzi dei voti, ma i due finalisti non possono votare.


Tra storia e leggenda: la papessa Giovanna

Nonostante la regola sull’esclusività maschile, la storia – o meglio la leggenda – racconta di un caso clandestino e clamoroso: quello della papessa Giovanna. Secondo il racconto medievale, una donna inglese, travestita da uomo e nota come Johannes Anglicus, riuscì a diventare Papa tra l’855 e l’857 col nome di Giovanni VIII. La leggenda narra che, rimasta incinta, avrebbe partorito durante una processione pasquale nei pressi della basilica di San Clemente, svelando così la sua vera identità. Fu, secondo la narrazione, lapidata dalla folla e sepolta lì dove fu smascherata.

Gli storici considerano questa storia un mito, probabilmente nato da tensioni politiche tra la monarchia francese e il papato, ma la sua diffusione nel Medioevo fu tale che si pensa abbia persino portato all’introduzione della “sedia gestatoria” forata. Questa curiosa sedia, usata per verificare fisicamente il sesso del Papa eletto, fu accompagnata dalla formula “Testiculos habet et bene pendentes” – espressione che avrebbe dato via libera alla proclamazione ufficiale. Il suo uso cadde in disuso nel XX secolo, sostituito dalla papamobile con Giovanni Paolo II.


Cosa succede ora: funerali e Conclave

Dopo la morte di Papa Francesco, la salma è esposta a Santa Maria Maggiore per la venerazione dei fedeli fino a venerdì 25 aprile. L’afflusso è stato enorme, con oltre 10.000 persone solo nella prima giornata, e non si esclude un prolungamento dell’apertura della camera ardente oltre la mezzanotte. La cerimonia di chiusura della bara si terrà venerdì alle 20:00, momento solenne che precederà la tumulazione nella cripta della basilica stessa, secondo la volontà del Pontefice.

Il funerale solenne sarà celebrato sabato 26 aprile in piazza San Pietro, con la partecipazione di capi di Stato, delegazioni religiose, e migliaia di fedeli da ogni parte del mondo. Sarà presieduto dal decano del Collegio Cardinalizio, come previsto in caso di morte del Papa.


Verso un nuovo pontificato

Dopo la sepoltura, lo sguardo della Chiesa si sposterà sul Conclave. In un’epoca di grandi sfide globali, dalla crisi climatica al tema delle disuguaglianze, il profilo del nuovo Papa sarà centrale per tracciare il futuro della Chiesa cattolica. Sarà, con ogni probabilità, un cardinale. Ma almeno sulla carta, potrebbe essere anche un semplice battezzato, seppur con un unico requisito non negoziabile: essere uomo.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure