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Orrore a Pasqua: due fratellini uccisi da un uovo di cioccolato avvelenato

Pubblicato: 23/04/2025 22:52

Due fratellini, una bambina di 13 anni e il suo fratellino di 7, sono morti a cinque giorni di distanza dopo aver mangiato un uovo di Pasqua avvelenato. Dopo aver condiviso un pezzo del cioccolato tra i tre (insieme alla madre) tutti si sono sentiti improvvisamente male e sono stati trasportati d’urgenza in ospedale. Per i due bambini, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. «Le condizioni cliniche sono peggiorate rapidamente, senza alcuna risposta alle cure», hanno dichiarato i sanitari.

Il piccolo è morto poche ore dopo aver mangiato il dolce, lo scorso mercoledì, mentre la sorella è deceduta lunedì presso l’ospedale dove era stata ricoverata in condizioni critiche. I medici hanno confermato che il decesso è stato causato da shock vascolare e insufficienza multiorgano legati all’avvelenamento da sostanza tossica.

Un regalo confezionato con cura: “Con amore, a Miriam. Buona Pasqua!”

Il cioccolato era stato donato loro con cura e apparentemente affetto dall’ ex compagna del padre, che ora si trova in stato di arresto con l’accusa di duplice omicidio aggravato da premeditazione. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti del Maranhão, il pacco regalo era stato preparato con particolare attenzione: le uova di cioccolato erano disposte su un vassoio di plastica, corredate da un biglietto d’auguri che riportava la frase: “Con amore, a Miriam. Buona Pasqua!!”. Miriam è la madre dei bambini, anche lei rimasta intossicata, ma attualmente in condizioni stabili.

Vendetta e gelosia il movente del duplice omicidio

Le indagini hanno portato rapidamente all’arresto di Jordélia Pereira, 36 anni, che avrebbe compiuto il gesto spinta da gelosia e rancore nei confronti dell’ex compagno, oggi legato sentimentalmente a Miriam. Gli investigatori parlano apertamente di crimine premeditato: Pereira si sarebbe recata in un negozio di dolciumi indossando una parrucca per non farsi riconoscere e ha acquistato le uova di cioccolato con carta di credito, come documentato da filmati delle telecamere di sorveglianza.

Secondo il Dipartimento di sicurezza pubblica del Maranhão, la donna aveva pianificato il delitto nei minimi dettagli: dopo la consegna del pacco, si sarebbe addirittura fatta chiamare con un numero anonimo per assicurarsi che il regalo fosse stato ricevuto dalla famiglia dell’ex compagno.

Nonostante l’evidenza delle prove – tra cui le riprese video, i movimenti finanziari, le testimonianze e le modalità di confezionamento del pacco – la donna ha ammesso di aver acquistato il cioccolato, ma nega ogni responsabilità nell’avvelenamento. Tuttavia, per gli inquirenti non ci sono dubbi: si tratta di un atto deliberato, con l’intento di colpire l’attuale compagna dell’ex e i suoi figli, rendendo il gesto ancora più atroce.

Un’intera nazione sotto shock

La notizia ha suscitato sgomento e commozione in tutto il Paese, dove i media locali parlano di una “Pasqua avvelenata” e di una tragedia che «colpisce il cuore del Brasile». In tanti stanno lasciando messaggi di solidarietà sui social, mentre le autorità locali invitano alla massima prudenza nei rapporti familiari tesi, ricordando quanto sia fondamentale prevenire e denunciare i segnali di violenza e squilibrio emotivo.

Nel frattempo, la madre dei due bambini resta ricoverata sotto stretta osservazione, affiancata da una squadra di supporto psicologico, mentre il processo a carico di Pereira si preannuncia come uno dei più delicati e seguiti degli ultimi anni in Brasile.

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